lunedì 4 novembre 2013

La mamma risponde… allattamento

La mamma risponde… allattamento



Lucia, mamma di due bambine, psicologa e peer counsellor per l'allattamento al seno, risponde alle domande delle mamme relative all'allattamento.
Inviaci le tue domande alla mail lucia.trabbia@gmail.com
Saranno pubblicate sul prossimo numero.


1- Buongiorno, ho un bimbo di 4 mesi e visto che a breve dovrò tornare al lavoro (per 5 ore circa), mi sto informando su come fare per tirare il latte e lasciarlo al mio bimbo, perché vorrei continuare ad allattarlo esclusivamente fino almeno ai 6 mesi. Come posso iniziare, e come fare per congelarlo e poi per usarlo quando non ci sarò e lui starà con mia madre? Luisa

Ciao Luisa, il ritorno al lavoro porta sempre un po' di scombussolamento, e l'idea di continuare a lasciare il tuo latte per il tuo piccolo mi sembra ottima, aiuterebbe sia lui che te a gestire questo delicato passaggio, allora vediamo come puoi fare. Potresti iniziare a spremere il latte fin da ora, per lasciare una piccola scorta in congelatore, e così inizierai a prendere confidenza con il tiralatte. A volte ci vuole un po' per riuscire a fare amicizia con questa macchina, non sempre dal primo tiraggio si riesce a ricavare molto latte, quindi non bisogna scoraggiarsi ma essere determinati! Per spremere il latte in modo agevole ci sono alcune accortezze da tenere in considerazione: cerca una stanza tranquilla, appartata, sapendo che il riflesso di emissione può essere inibito da ansia e nervosismo. Puoi anche tirare il latte mentre allatti il tuo bambino, attaccando il seno libero al tiralatte, e sfruttando così la calata del latte provocata dalla forza della sua suzione. Se lui non c'è, o quando dovrai tirare il latte mentre sei al lavoro (magari a metà mattina, per evitare ingorghi e continuare a fornire il latte al tuo bimbo per il giorno successivo), puoi portarti dietro una sua foto, o una copertina col suo odore, che ti agevoli il compito.
Riguardo a quale tiralatte prendere, dipende dalle tue esigenze. A casa puoi iniziare a prendere confidenza con un tiralatte elettrico, che puoi affittare in farmacia o nei negozi di articoli sanitari, poi quando sarai tranquilla potresti usare, al lavoro, un tiralatte manuale che è più facile da portarsi dietro.
Una volta che hai ottenuto il latte, mettilo in frigorifero o nel freezer, in un contenitore di plastica o di vetro o in un’apposita bustina di plastica. Non aggiungere mai del latte a temperatura ambiente ad un contenitore contenente latte già raffreddato. Raffredda prima anche la seconda parte, poi uniscili. Quando metti il latte in freezer, non chiudere i contenitori finché il latte non è del tutto congelato. Congela il latte in piccole quantità, da 60 a 120 ml, per non avere sprechi. Metti etichette su ogni contenitore con la data di spremitura, e usa prima i più vecchi. Quando scongeli il latte, usalo al massimo entro 24 ore. In frigorifero puoi conservarlo per qualche giorno (da 5 a 8 gg, sul ripiano ma in fondo, non nello sportello), a temperatura ambiente (tra 19° e 22°) per 6-10 ore, a 25° gradi per 4-6 ore, mentre in una borsa frigo con le mattonelle ghiacciate (circa 15°) puoi conservarlo fino a 24 ore. Per conservazioni più lunghe: fino a 2 settimane nello scomparto del ghiaccio; per 3-4 mesi nel congelatore verticale con sportello separato dal frigo; per 6 mesi o più nel congelatore a pozzetto (a -19°).
Per riscaldare il latte che era conservato in frigo (il latte refrigerato tende a separare la parte acquosa da quella grassa, ma basta scuotere dolcemente) si può lasciare sotto l’acqua corrente calda per qualche minuto, fino a quando raggiunge la temperatura ambiente, o lasciarlo in ammollo in un pentolino contenente acqua riscaldata sul fornello, ma NON metterlo mai direttamente sul fornello acceso, perché con un calore troppo elevato molti preziosi componenti possono venire distrutti. Eviterei anche il forno a microonde che può essere pericoloso (anche se esternamente sembra a temperatura ambiente, all’interno ci possono essere parti del latte a temperatura molto più elevata, e il bambino può bruciarsi). Per scongelare il latte che era nel freezer, si deve mettere sotto acqua corrente dapprima fredda, e aumentando man mano la temperatura. Se si vuole usare il pentolino, bisogna usare acqua tiepida cambiando l’acqua non appena si raffredda troppo. Una volta scongelato il latte, se il barattolo non viene aperto, si può conservare in frigo per 24 ore; il latte scongelato NON si può ricongelare!


2- Salve, mi chiamo Michela e ho partorito quasi 3 mesi fa, allatto la mia piccola Diana solo con il mio latte, e vorrei continuare a lungo. Però sono un po' preoccupata, da qualche giorno sento che verso sera il mio seno è piuttosto sgonfio, la bimba sempre da qualche giorno è agitata alla sera, vuole stare attaccata tantissimo e solo dopo ore si addormenta. Temo che il latte stia finendo, o diminuendo molto, inoltre nell'ultima settimana è cresciuta meno del solito. Che succede?

Ciao Michela, verso i 3 mesi (o anche prima o anche dopo!) spesso capita che le mamme che allattano abbiano i tuoi stessi “sintomi”, ma non significa affatto che il latte sta finendo! Anzi, è una bellissima notizia, perché significa che la produzione del latte, da ormonale, si fa a richiesta, quindi la comunicazione tra il tuo bambino e il tuo seno è perfetta, il seno produce solo quello che il bambino chiede, ormai è tarato su quella quantità (fino al prossimo scatto di crescita!) e non ci sono “sprechi”, diciamo. Spesso il seno smette di gocciolare, anche se fino al giorno prima lo faceva, e tante mamme si spaventano, oppure non riescono più a tirare la stessa quantità di latte. Il latte per il vostro bambino c'è come prima, solo che viene prodotto al momento, perché il meccanismo della lattazione è perfetto! Se la tua bimba vuole stare attaccata al seno per molto tempo alla sera forse è perché si sta avvicinando lo scatto di crescita, ma ti assicuro che non hai nulla da temere per la tua produzione.

3- Aiuto! Da ieri ho dolore al capezzolo e anche ad una parte del seno, non ho ragadi ma un puntino bianco sul capezzolo, e il lato interno del seno mi fa male come se avessi preso una botta... Cosa sta succedendo? Il mio Andrea ha 4 mesi e mezzo e ciuccia come sempre, ma mi fa male! Stella (N.B. Questa domanda, arrivata in redazione, necessitava di una risposta celere e abbiamo provveduto a rispondere privatamente prima di tutto, perché si trattava di una situazione da risolvere in fretta)

Ciao Stella, credo proprio che si tratti di un dotto ostruito. Un dotto ostruito si manifesta con una zona dolente o anche solo sensibile (come se fosse “spellata”), o con un nodulino, ma senza febbre. Può succedere se il bambino non riesce a drenare bene tutte le zone del seno, e in questo si può aiutare cambiando spesso posizione di allattamento, in modo da fargli stimolare il seno in tutti i quadranti. Spesso si ha un puntino bianco sul capezzolo, che è il “tappo” del dotto, ciò che impedisce al latte di fuoriuscire, e in questi casi si consiglia di bucarlo con un ago sterile, anche se a volte anche solo la suzione dei bambino lo fa saltare. Il dotto ostruito si tratta come un inizio di ingorgo, anche perché potrebbe diventarlo se non viene risolto: allattare spesso da quel lato, in una posizione tale che il mento del bimbo sia rivolto verso la zona dolente, fare impacchi caldi prima della poppata e freddi dopo, per decongestionare. Attenzione a non indossare reggiseni troppo stretti, a non fare pause troppo lunghe tra le poppate, e alla stanchezza eccessiva.


4- Buongiorno. Allatto mia figlia Arianna che ha quasi un anno, e intorno a me tutti iniziano a dirmi (anzi, lo fanno già da un po') che è ora che smetta di allattarla, perché rischio di rendere difficile il distacco se vado ancora oltre. Io non vorrei smettere, mi piace allattare la mia bambina e lei ne ha tanto bisogno ancora, ma mi faccio delle domande perché non vorrei procurarle dei problemi se andiamo avanti... Quale è la verità? Grazie. Angela


Ciao Angela, innanzitutto complimenti per aver allattato la tua piccola fino a qui! Credo che sia un dono bellissimo, ogni giorno è importante, sia per te che per lei. Purtroppo nella nostra società non viene riconosciuta l'importanza di questa relazione tra mamma e bambino, e anzi viene vista come una rarità (tutte le mamme danno il biberon), o come un vizio che si dà (se lo allatti diventerà un mammone), o comunque qualcosa di molto aleatorio (chissà se avrai il latte, se sarà nutriente?). Quando si va oltre i primi mesi, le difficoltà aumentano, perché il pregiudizio si fa più prepotente, non ci sono molti bimbi allattati ancora dopo l'inizio dello svezzamento, quindi la volontà della mamma di continuare viene vista come una stramberia, una cosa strana che porterà dei danni sia alla mamma che al bambino. In realtà, questi sono tutti pregiudizi culturali infondati, a cui non sono immuni, ahimé, neanche gli operatori sanitari e gli psicologi, che invece, a mio avviso, dovrebbero conoscere la fisiologia dell'allattamento, l'importanza biologica e psicologica, e promuovere questo importante atto. L'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) raccomanda di allattare esclusivamente al seno per ALMENO i primi 6 mesi di età, poi di continuare ALMENO per i primi due anni del bambino e, se mamma e bambino lo desiderano, finché vorranno.
Quindi, cara Angela, la verità è che allattando ancora la tua bambina tu le fai un dono molto prezioso, sia in termini di salute fisica (il tuo latte è sempre un alimento perfetto per la tua bambina, si adatta alla sua crescita perché è un alimento vivo e pieno di anticorpi) che in termini di salute psichica. Il legame di allattamento permette alla tua bambina di crescere sana e sicura, e non il contrario, perché è nella sua natura richiedere di attaccarsi al seno. I bimbi di tutto il mondo, di tutte le epoche, sono stati allattati per anni, quando non esisteva il latte artificiale, l'età media di abbandono spontaneo del seno è tra i 3 e i 5 anni, e infatti se ci pensi i denti “da latte” sono chiamati così proprio perché sono i denti che ci sono quando il bimbo prende ancora il latte. Quando cadono? Verso i 6 anni.
Insomma, credo che tu possa andare avanti molto serenamente, ascoltando soltanto i tuoi desideri e quelli della tua bambina, perché la relazione di allattamento riguarda solo te e lei, e sapendo di non farle danni ma un dono prezioso, potrai evitare di farti condizionare dai pregiudizi della gente!




Troverete mamma Lucia nel gruppo fb: https://www.facebook.com/groups/Allattamentoalseno/




 

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