lunedì 5 maggio 2014

Mamma senza filtro

Mamma senza filtro
Il mio lavoro da tre anni e mezzo è uno solo, il più bello del mondo: essere Mamma di due bambini, Christian di tre anni e mezzo e Fiamma di due anni. Una mamma alla quale piace informarsi e informare e possibilmente far conoscere e capire falsi miti sull’infinito mondo dei bambini.  https://www.facebook.com/groups/mammeitalia/ 

Per segnalazioni scrivetemi alla mail: syluna@libero.it

Recentemente una mamma ci ha segnalato delle immagine che ha visto nel rivista "Insieme" .
Una rappresenta un bimbo sul marsupio non ergonomico fronte mondo e il mese successivo un’altra foto di un bimbo sul girello! Questa mamma ha pure segnalato alla rivista la prima foto ovviamente senza ottenere alcuna risposta.
Dunque care mamme, molte di voi probabilmente si chiederanno il perché di questo articolo, ad alcune potrebbe sembrare una cosa normalissima ma è proprio qui che voglio arrivare, facendo capire a voi e alla rivista “Insieme” cos’è che non va in queste immagini.
Partiamo dalla prima immagine, il bimbo nel marsupio non ergonomico fronte mondo e vediamo di capire le differenza tra marsupio ergonomico e non ergonomico:
I marsupi per bambini “ergonomici” garantiscono, insieme alla praticità ovvia di un marsupio, molti dei vantaggi tipici delle fasce porta bebè, sia per il bambino che per il portatore.
Ecco una carrellata delle principali caratteristiche che li differenziano dalla versione tradizionale:
1.       Nella versione ergonomica il bambino è saldamente ancorato al corpo di chi lo porta: in tal modo si sente stretto, contenuto, sostenuto in modo sicuro e confortevole. Anche il genitore giova di questa sensazione di contenimento, sentendosi più fluido e libero nei movimenti. Nei modelli tradizionali, invece, il piccolo rimane come più “appeso” nel supporto col risultato che anche il genitore si trova più sbilanciato per sostenerne il peso.
2.       L’ampia seduta della versione ergonomica porta il bambino ad assumere una posizione delle gambe estremamente divaricata, proprio come nelle fasce porta bebè (le ginocchia rimangono più alte rispetto al sederino, la colonna vertebrale assume una naturale posizione incurvata e la testolina, nei più piccini, si appoggia al petto di mamma o papà). Nelle versioni tradizionali di marsupi per bambini, invece, la seduta è molto stretta, col risultato che le gambine rimangono verticali e parallele e che il piccolo inevitabilmente si appoggia all’indietro sullo schienale rigido, col rischio di dover sostenere precocemente il peso della testa.
3.       Ciò che però principalmente distingue gli ergonomici dai tradizionali è la presenza di una cintura addominale che scarica il peso del bambino, oltre che sulla schiena, anche sulla vita e sulle gambe: questo è essenziale per “portare” anche i bambini più grandicelli e pesanti (mai provato a portare 15 Kg. o più di bambino con tutto il peso scaricato sulle sole spalle? Mi duole la schiena al solo pensiero).
4.       Altra differenza sostanziale è la possibilità di scegliere diverse posizioni, proprio come con le fasce porta bebè: si può “portare” sul davanti, sulla schiena e sul fianco. A seconda di cosa devi fare, dove devi andare e quanto ha il tuo bambino, puoi scegliere la posizione più adatta e comoda per entrambi
Secondo punto ma non meno importante è il perché non portare il bimbo fronte mondo:
·         la schiena del bambino, appoggiata al tronco del genitore, assume una posizione non fisiologica e si inarca. La colonna vertebrale del neonato dovrebbe poter sempre mantenere la naturale curvatura a C (così come nel ventre materno e nelle classiche posizioni nella fascia porta bebè o marsupio ergonomico). Soprattutto con i neonati ancora molto piccoli il rischio di sovraccarico precoce della colonna è reale.
·         il bambino non ha appoggi: la testa deve rimanere sempre eretta, le mani e i piedi non trovano punti in cui ancorarsi. E il piccolo non ha modo di rilassarsi e di godersi il babywearing come momento di riposo, se ne ha bisogno.
·         le sue gambine, senza appoggio, rimangono penzoloni: inevitabilmente, anca e femore assumono una posizione fisiologicamente e ormai diffusamente riconosciuta come scorretta.
·         tutto il suo peso viene scaricato direttamente nella zona genitale.
·         il bambino è completamente esposto agli stimoli che riceve e il genitore, che non ha modo di vederlo in viso, non può accorgersi di ciò che succede, venendo meno al suo ruolo di filtro e contenimento: il piccolo non può in alcun modo proteggersi da ciò che vede, sente, lo investe (anche solo dalla luce del sole!). Il suo plesso solare (la zona delle emozioni) al posto di essere protetta è esposta e sovrastimolata.
Ma portare i bambini in avanti è sconsigliato anche per mamme e papà!
Le gambe e le braccia del bimbo sono libere di muoversi verso l’esterno. In tal modo si sposta il baricentro della coppia portatore-bambino: chi porta il bambino rivolto in avanti, quindi, tenderà ad inarcare la schiena per compensare il carico maggiore percepito, sovraccaricandola e facendo molta più fatica…

Passiamo ora alla seconda immagine, quella del bimbo sul girello, perché sconsigliamo l’uso? Esistono diversi buoni motivi per non comprare il girello:
  • obbliga ad una posizione anomala dei piedi (sulle punte), che spesso viene mantenuta troppo a lungo nei mesi successivi;
  • ritarda la naturale acquisizione dello strisciamento e del gattonamento, cioè dei movimenti preparatori alla marcia
  • impedisce al bambino di sperimentare qualche caduta e quindi di sviluppare un corretto senso dell'equilibrio e un po' di sana prudenza;
  • può essere pericoloso, perché consente di prendere velocità, correndo il rischio di urtare ostacoli alti (tavoli, mensole) o di cadere.
Mamme lasciate liberi di sperimentare i vostri cuccioli, ponete una copertina per terra, cosi facendo il bimbo sarà libero di muoversi a proprio piacimento e in completa autonomia.
Ora che dite care mamme e cara redazione di “Insieme”? Direi che è un ottima e valida ragione per contestare l’immagine proposta. A voi la risposta.


♥ Mamma Silvia G. ♥

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