L’a b
c della vagina
Spazio che nasce con l'intento di dare uno sguardo diverso, a
volte quasi rivoluzionario, su tutto ciò che ruota attorno al nostro essere
donne, mamme, sorelle, compagne; ma che scaturisce anche dalla voglia di dare
un'informazione scientificamente corretta eppure accessibile e leggera...
Perché sapere è potere e la libertà di scelta passa dalla corretta conoscenza.
Amenorrea: forse
più nota come assenza di mestruazioni. A volte è fisiologica come nelle
gravidanze, ed è accolta con gioia, in allattamento, e indica la necessità del
nostro corpo di evitare un nuovo cucciolo di cui prendersi cura troppo in
fretta, durante infanzia, perché ancora il corpo e il grembo non sono pronti, o
quando la menopausa bussa alla porta, con tutto il suo carico di paure e
malinconia ma anche di saggezza e cambiamento. Altre volte però il sangue
mestruale scompare in situazioni diverse: improvvisi dimagrimenti, momenti di
particolare tensione psicofisica, diete troppo povere di grassi (che sono alla
base della struttura dei nostri ormoni), cambiamenti di clima, disordini
ormonali, nuovi compagni o separazioni difficili... Spesso è un segnale chiaro
del corpo che si rende indisponibile ad accogliere la vita perché esternamente
non vi sono le condizioni di serenità e salute necessarie o perché ci si
allontana e si rifiuta la propria femminilità; non a caso l'amenorrea è uno dei
campanelli d'allarme dell'anoressia...Quando ciò accade e si protrae per più di
tre mesi è bene consultare un ginecologo e un'ostetrica per gestire sia il
fronte più strettamente clinico sia quello altrettanto importante
dell'emotività; sarà necessario eseguire esami del sangue volti a evidenziare
sia carenze nutrizionali (prima fra tutte quella del ferro) sia disordini
ormonali, ma anche lavorare su alimentazione sana (legumi, agrumi, foglie verdi
e frutta a guscio in primis). É necessario riuscire a trovare figure
professionali che non scelgano come primo approccio il trattamento con
estro-progestinici (pillola anticoncezionale), poiché è solo un modo per
nascondere il problema senza risolverlo, ci vuole tempo, cura, pazienza,
ascolto e competenza. Infine è importante anche il coraggio di riprendere in
mano la femminilità, accogliere i timori, coccolare il nostro essere donne e
portatrici di vita e di morte ogni mese nel nostro grembo.
Bradicardia: si
tratta della diminuzione dei battiti cardiaci, e in questo spazio ci occuperemo
di quella del bimbo durante il parto, nota anche come sofferenza fetale. Il
battito cardiaco del feto si tiene sotto controllo tramite il monitoraggio che,
in situazioni fisiologiche, non è consigliato continuamente né in travaglio né
in espulsivo, e che è meglio sia “senza fili” per permettere libertà di
movimento e di posizione alla mamma (sono due cose importanti da chiedere
quando si sceglie dove partorire). Bisogna tenere presente che fino a un certo
punto il rallentamento durante le contrazioni è assolutamente fisiologico: il
bimbo è sotto sforzo anche lui, è schiacciato dalle contrazioni e con lui anche
il cordone quindi i battiti calano; ciò che è importante è che la frequenza
risalga a livelli normali durante l'interruzione delle contrazioni. Sia
l'inutilità del monitoraggio continuo, sia l'importanza della libertà di
movimento e sia la normalità di certi cali vengono spesso dimenticati dando il
via a interventi che sfociano con una frequenza non trascurabile nella violenza
di un cesareo innecessario. É infine importante ricordare come gli interventi
di induzione (primo fra tutti la fettuccia, seguita poi dall'ossitocina
sintetica) e l'analgesia epidurale abbiano come effetto collaterale anche la
bradicardia; a ennesima dimostrazione di quanto la nascita sia una equilibrio
perfetto fatto decine e decine di ormoni, centinaia e centinaia di meccanismi,
di migliaia e migliaia di anni, di milioni e milioni di nascite, che (nei
limiti della fisiologia e della sicurezza) sarebbe bene disturbare il meno
possibile, avendo fiducia nella nostra innata capacità di dare alla luce e
nell'innata capacità dei nostri figli di venire al mondo.
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