mercoledì 21 gennaio 2015

L ABC della vagina - cordone ombelicale e diaframma

L’a b c della vagina
Spazio che nasce con l'intento di dare uno sguardo diverso, a volte quasi rivoluzionario, su tutto ciò che ruota attorno al nostro essere donne, mamme, sorelle, compagne; ma che scaturisce anche dalla voglia di dare un'informazione scientificamente corretta eppure accessibile e leggera... Perché sapere è potere e la libertà di scelta passa dalla corretta conoscenza.



Cordone ombelicale: preziosissima connessione tra mamma e bimbo nei nove mesi di gestazione, che permette il passaggio di nutrienti e ossigeno al cucciolo tramite la placenta. A meno che non si scelga la nascita lotus, se ne parlerà nelle prossime puntate non temete, viene tagliato dopo il parto, e proprio su questo taglio è giusto soffermarsi. È infatti ormai chiaro, tanto da essere inserito nelle raccomandazioni OMS, che un taglio ritardato del cordone (da un minimo di 60 secondi fino al termine delle pulsazioni) ha benefici notevoli per il bimbo, soprattutto in termini di scorte di ferro (una delle poche sostanze nutritive di cui il latte materno è scarso); è anche dimostrato che questa attesa non presenta rischi né di un eccesso di globuli rossi nel neonato (che si pensava potesse causare emolisi e quindi ittero), né di maggior sanguinamento per la mamma. Per garantire al proprio bimbo che ciò avvenga è sufficiente informarsi sul protocollo dell'ospedale in cui si partorirà ed eventualmente, se non fosse da loro previsto, può essere una richiesta da inserire nel piano del parto.



Diaframma: un metodo contraccettivo sconosciuto: non lo si conosce, non se ne parla, non lo si consiglia, non lo si usa quasi più... Eppure pian piano anche grazie a ostetriche che lo hanno riscoperto, a donne intraprendenti che lo richiedono e a qualche innovazione si sta diffondendo nuovamente. Si tratta di una calotta in silicone che va a coprire la cervice durante i rapporti, va inserito prima della penetrazione e rimosso tra le 6 e le 12 ore; si utilizza in associazione con una crema che blocca la risalita degli spermatozoi, che ha soppiantato i precedenti spermicidi sulla cui tossicità vi era qualche dubbi, il prodotto essendo 100% acido lattico è quindi anche un toccasana per l'ecosistema vaginale. Viene prescritto da ostetriche o ginecologi dopo una visita per verificare quale modello e quale misura siano più adatti a quella donna e a quella cervice; chi lo prescrive si occupa anche di insegnare pazientemente a metterlo e toglierlo con l'ausilio di appositi campioni di prova. L'efficacia si attesta attorno al 95-98% e dipende molto dalla corretta prescrizione e, soprattutto, dal corretto uso. I pro sono legati al fatto che non prevede l'assunzione di ormoni con i relativi effetti collaterali a differenza di pillola o simili (cerotto, anello...), può essere inserito fino a 30  minuti prima del rapporto eliminando quindi le antipatiche interruzioni precedenti alla penetrazione legati all'uso del profilattico, è un metodo contraccettivo tra i più economici poiché dopo
l'acquisto ha durata potenzialmente illimitata (se ben conservato) salvo la necessità talvolta di sostituirlo dopo i parti che modificano non poco la cervice; i contro sono legati alla necessità di una buona familiarità col proprio corpo per inserirlo e rimuoverlo, alla difficoltà di trovare chi possa prescriverlo e alla sicurezza leggermente inferiore rispetto ad altri metodi (come pillola e spirale), ma comunque paragonabile al profilattico


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