La Dermatite: la
nostra battaglia contro un’inaspettata amica che ci condiziona la vita.
Mi si chiederà perché definisco la dermatite un’amica… è difficile pensare in maniera benevola verso
un problema così fastidioso e così offensivo, ma in realtà ora sappiamo che, in
qualche modo, dobbiamo essere grati alla natura per questa manifestazione.
Cercherò di spiegare il perché attraverso la nostra storia, che
inizia a febbraio di quest’anno. La nostra bimba ha da poco compito 3 mesi e le
sue guance nel giro di pochi giorni, si arrossano, la pelle si squama, è infiammata
e le da forte prurito. Preoccupata vado dal pediatra che mi rassicura: è un po’
di dermatite, tenga la pelle morbida, per esempio con Olio Vea, è normale,
capita a molti bambini.
Peggiora nel giro di pochi giorni e li inizia la trafila di
dottori, dermatologi e consulti vari. Tutti concordano: è un problema abbastanza comune, non si sa
perché viene, non si sa come farla andare via. Bisogna avere pazienza, tenere
la pelle idratata, seguire alcune indicazioni di base e, durante la fase attiva
della dermatite, possiamo trovare sollievo attraverso l'applicazione di pomate
a base di cortisone (associato a pomate antibiotiche) e antistaminici.
Facciamo due cicli di cortisone e
antibiotico topico e notiamo sgomenti che, dopo pochi giorni dalla sospensione
del trattamento la situazione non solo ritorna come prima ma si riacutizza. Non
siamo soddisfatti di questo approccio: non ci piace per niente pensare di
imbottire una bimba di 3 mesi di medicinali con così tanti effetti collaterali
senza per contro avere l’obiettivo di una guarigione definitiva. E da qui
parte la necessità di capire di più. Ci informiamo , parliamo con amici,
conoscenti, leggiamo su internet : tante informazioni che si contraddicono
l’una con l’altra.
La prima svolta avviene, proprio
parlando con un’amica che ci indirizza verso una Dottoressa Omeopata Unicista.
Un altro amico quasi in contemporanea ci suggerisce di parlare con un conosciuto
Pediatra Nutrizionista di Torino. Molte
teorie infatti concordano nell’indicare nelle allergie alimentari la causa
della dermatite.
A fine marzo abbiamo appuntamento con
l’Omeopata.
La teoria sulla quale si basa il
pensiero omeopata unicista potrebbe essere semplificata con la seguente idea:
la dermatite è una manifestazione, non una malattia, di un problema più profondo, interno che, fortunatamente il
corpo e la sua energia vitale, nel lavoro di depurazione e autoguarigione, sta
cercando di espellere, buttare fuori.
Il cortisone è un potente
antinfiammatorio. Un’applicazione sulla pelle affetta da dermatite e quasi
immediatamente tutto sembra sparire, la pelle torna bella, liscia e fresca come
dovrebbe essere. La parvenza è di guarigione. Ma è un effetto temporaneo e in
effetti la realtà è che blocca e “ributta” dentro ciò che il corpo sta cercando
di “buttare fuori”.
Bisogna al contrario lavorare sulla
causa profonda del problema, (“cura di terreno”) e aiutare il corpo in questo
suo sforzo di espulsione delle tossine; così si guarirà realmente.
Contemporaneamente incontriamo il
Pediatra Nutrizionista.
Il suo approccio verso la dermatite è
simile a quello degli altri specialisti contattati, con la differenza che, come
già fatto anche dalla dott.ssa omeopata, viene collegata la prima vaccinazione
(esavalente + pneumococco) all’apparizione della dermatite (in effetti i
vaccini sono stati inoculati a fine gennaio e non più tardi di 15 gg è iniziato
tutto). Concorda con la dottoressa
omeopata con il fatto che l’alimentazione deve essere ben monitorata. Fino ad
allora la nostra bimba era stata allattata esclusivamente con latte materno, ma
iniziando il latte a scarseggiare ci viene suggerito un latte formulato a base
vegetale (Risolac).
E’ fine marzo. Iniziamo il percorso con
la medicina omeopatica e seguiamo le indicazioni nutrizionali del Pediatra
Nutrizionista (in accordo con l’omeopata).
La strada intrapresa non è facile, la
bimba è molto irrequieta e infastidita dal prurito, ma, teniamo duro (e vi
assicuro non è stato facile), non le somministriamo medicinali ma diamo i
rimedi prescritti dall’omeopata mentre seguiamo le indicazioni di un
dermatologo per la cura e detersione cutanea.
Sfortunatamente a metà aprile la bimba
prende un’infezione erpetica (da herpex simplex) che ci costringe a un ricovero
di una settimana all’ospedale. Purtroppo non è stata subito capita la causa
dell’infezione, benché noi stessi avessimo espresso il dubbio e indicato in
questo virus la causa della febbre altissima e dello spaventoso sfogo sul viso.
La nostra debolezza da neo-genitori e l’insicurezza in materia medica non ci
hanno permesso di contraddire gli esperti e lottare per le nostre convinzioni,
ed è stato uno sbaglio. La medicina allopatica (tradizionale) non aveva altra
via che combattere a tappeto ogni eventuale causa del problema, imbottendo la
bimba di antibiotici, antimicotici, antistaminici, antipiretici, cortisone e
solo in seguito antivirale, che era poi l’unica cosa da dare. Vengono intanto fatti
effettuati allergologici su latte vaccino e riso a cui risulta allergica e ci viene
indicato un latte apposta, formulato per bimbi allergici alle proteine del
latte vaccino(Nutramigen).
Appena possibile ci stacchiamo
comunque dall’opera dei medici tradizionali e ricominciamo a lavorare con
l’omeopata per ripulire il corpicino della nostra bambina anche dai medicinali.
Il mesi di Aprile e Maggio si rivelano i due mesi più difficili da che è
iniziata la nostra avventura di papà e mamma. Sbattiamo nuovamente contro una
nuova infezione della pelle, l’impetigine che però debelliamo con l’omeopatia
(e tanta paura da parte nostra).
A maggio, il pediatra di famiglia mi
invita a rivolgermi all’Ambulatorio di Allergie Alimentari del Regina
Margherita per valutare l’inizio dello svezzamento (anche perché ormai stavamo
per compiere 7 mesi). Era necessario svezzare tenendo conto delle eventuali
allergie e in mancanza di altre indicazioni e suggerimenti su come procedere ci
rivolgiamo quindi al Regina Margherita. La Dottoressa responsabile
dell’ambulatorio, gentilissima, riesce a farci avere un appuntamento per i
primi di giugno. Vengono fatti ulteriori esami allergologici, cambiato formula
di latte (viene prescritta una “formula di aminoacidi”, il Neocate LCP), dato indicazioni
per uno svezzamento molto lento e semplice, e, purtroppo, viene anche
prescritta una cura farmacologica d’attacco per questa povera pelle devastata
dall’eczema. Non possiamo evitare di seguire ancora una volta le indicazioni di
un Medico che pur competente e appassionato, non condivide assolutamente la
nostra convinzione in merito alla medicina omeopatica e rifiuta un confronto in
questa direzione. Ancora una volta ricominciamo con il cortisone più
antibiotico per bocca. I risultati non ci stupiscono, il cortisone ripulisce la
pelle nel giro di un giorno, mentre l’antibiotico fa riapparire una forte
micosi al sederino. Alla sospensione del cortisone la situazione peggiora come
sempre. Alla visita di controllo la Dottoressa del Regina Margherita esclama
“che schifezza!!
L’idea che ruota intorno al lavoro del
team medico di questo Ambulatorio Allergie Alimentari e Dermatite Atopica è che
le allergie causano la dermatite. Escludendo gli allergeni la dermatite deve
regredire e scomparire. Nel nostro caso però questo non è successo. Quindi si
fanno ulteriori analisi del sangue e in base ai risultati ci dicono di dare
alla bimba delle pappe di carne e patate (gli unici alimenti per i quali
l’esame non indica alcuna intolleranza).
Nel frattempo il pediatra di famiglia
ci invita a riprendere i cicli di vaccinazioni. Noi temporeggiamo.
Ci troviamo di fronte a una difficile
decisione: affidare la piccola alla Dottoressa del Regina Margherita o
ritornare sui nostri passi, riprendendo finalmente la cura omeopatica? Un
incontro fortuito ci aiuta a scegliere. E’ metà giugno, contattiamo la
dottoressa omeopata e con lei riprendiamo la cura. Comunque non abbandoniamo
totalmente le indicazioni del Regina Margherita: i prodotti suggeriti, e le
indicazioni di detersione della cute sembrano essere quelli più giusti per noi
(e si discostano in parte dalle indicazioni del dermatologo). L’unica cosa che
non seguiamo sono le prescrizioni di medicinali e l’alimentazione. Infatti, per
questo punto, l’omeopata ci suggerisce
di contattare una consulente che collabora con l’equipe degli Omeopati proprio in materia di alimentazione biologica
dei neonati e bambini. Rassicurati dalla fiducia che la dottoressa pone in
questa persona la incontriamo e da allora stiamo ancora seguendo le sue
indicazioni. Si tratta di uno svezzamento vegano, controllato e molto lento, ma
che sembra proprio dare i suoi frutti.
Siamo a fine ottobre e la nostra bimba
sta per compiere un anno. La dermatite è ancora saltuariamente presente, non ne
siamo ancora fuori, ma non abbiamo più avuto nemmeno lontanamente crisi così
acute come erano in primavera, è in salute e sta crescendo bene. Stiamo proseguendo con la “cura di terreno” e
da fine luglio la situazione della pelle è migliorata decisamente. Sicuramente
anche la stagione estiva e il soggiorno marino hanno aiutato, infatti a partire
dai primi freddi ci sono dei temporanei peggioramenti, che però sono di breve
durata e intensità accettabile e il prurito è quasi scomparso. Non ha più avuto
problemi di salute se non un paio di raffreddori e febbriciattole (curati
egregiamente con l’omeopatia).
Sappiamo che non ne siamo ancora fuori
ma siamo sicuri di aver intrapreso la strada giusta. Soprattutto perché questo
percorso non ha solo un obiettivo immediato, la sparizione della dermatite, ma
il traguardo è più lontano, ed è ristabilire un equilibrio e aiutare la nostra
bimba a crescere sana e forte.
Ed è per questo che le molte domande
che ci siamo posti e che continuiamo a porci non troveranno risposta nel breve
tempo.
Per esempio; sembra che molti bimbi
affetti da dermatite, quando “guariscono” dalla dermatite, curati in modo
tradizionale, poi sviluppino asma e/o allergie. E alcune volte la dermatite si
ripresenta in età adolescenziale, o adulta. Come possiamo quindi veramente dire
che il bambino è guarito?
Come possiamo essere certi che i
vaccini non abbiano scatenato la dermatite nella nostra bimba? E perché
insistere per i richiami vaccinali a tutti
i costi, non valutando che si tratta di intervenire su un sistema
immunitario già provato e sotto stress a causa di questa continua risposta
anomala della cute fattori per lo più sconosciuti?
Inoltre vari articoli più o meno
autorevoli indicano un incremento negli ultimi anni dei casi di dermatite dei
bambini causati principalmente da smog ed inquinamento e aggravati da
un'alimentazione carente. Ecco che si capisce come mai sia stato persino
istituito un Ambulatorio dedicato all’Ospedale Regina Margherita di Torino:
Ambulatorio Allergie Alimentari e Dermatite Atopica.
Oppure le cose che mi hanno deluso:
per esempio, perché scoprire in maniera autonoma, solo dopo esserci passati,
che una delle infezioni virali più comuni nelle persone affette da dermatite è
l’infezione da Herpex simplex? Forse sapendolo avrei fatto più attenzione
poiché ho contagiato io stessa la mia bimba avendo io l’herpex sul labbro.
Perchè dottori e specialisti non
concordano sulle cure? Il bagnetto giornaliero con un prodotto specifico
(indicazione del Regina Margherita) ha sicuramente diminuito il prurito e
eliminato o perlomeno ridotto drasticamente i rischi di infezione batterica
(impetigine). Al contrario il dermatologo, come anche il pediatra,
assolutamente indicavano di non bagnare e non lavare se non il minimo
indispensabile.
Queste forti discordanze non fanno
altro che confondere scoraggiare e
spaventare chi è già molto confuso, scoraggiato e spaventato.
A questo punto ecco che quindi ritorno
all’incipit: la dermatite è nostra amica. E’ nostra amica perché è visibile,
perché è il modo che ha scelto il sistema corpo della nostra bambina di dirci,
c’è qualcosa che non va e che sta lottando per eliminare. Noi abbiamo scelto di
ascoltarla benché molto fastidiosa, sopportandola e non cercando nasconderla, fino a che sparirà ma lo farà
veramente, e non solo perché è nata una nuova manifestazione più grave e
profonda .
Lascio alcuni dei link che a mio
giudizio possono essere utili per chi volesse farsi un’idea e non sapesse da
dove incominciare, perché ho capito che fidarsi è bene, ma crearsi proprie idee e propri giudizi è meglio.
·
Il sito della Scuola Italiana per lo Studio e
la Divulgazione dell’Omeopatia Hahnemanniana
·
La pagina dell’Ambulatorio ALLERGIE ALIMENTARI
E DERMATITE ATOPICA
(o più facilmente su http://www.cittadellasalute.to.it/ nella casella CERCA scrivere ” Ambulatorio
ALLERGIE ALIMENTARI E DERMATITE ATOPICA)
Da questa pagina si può andare al sito dell’Associazione nazionale
Genitori Eczema Atopico e Allergie Alimentari onlus A.G.E.A.
·
Il sito dermaclub
e qui la domanda e relativa risposta
ricevuta a inizio marzo (consigli non seguiti)
·
il sito di COMILVA (per il discorso vaccini)
E precisamente un post sulla dermatite
che dice delle cose meglio di come ho fatto io
In questo resoconto, non ho voluto
indicare i nomi dei dottori e specialisti che abbiamo visitato, o nomi dei
prodotti utilizzati, ma chiunque voglia avere delle informazioni in più può
contattarmi tramite Facebook (profilo https://www.facebook.com/paola.negri.1974) .
♥ Mamma Paola N. ♥
ho letto il tuo articolo e mi sembra di vedere la nostra storia siamo ancora in ballo, c'è troppa confusione su questa malattia i pediatri di base brancolano nel buio, la medicina tradizionale fa solo perdere tempo (come è successo a noi). Ho scoperto poi da te questa associazione dei genitori che forse è un buon punto di incontro, perchè spesso è sottovalutato lo stress psicologico a cui è sottoposta una famiglia con un bimbo o più affetto da DA. Per noi è l'inferno. Certo ci sono malattie più gravi, ma un bimbo piccolo che non è in grado di spiegarsi e non capisce cosa gli succede non dorme e non fa una vita normale condiziona tutta la famiglia e sapere che non ci sono cure certe è devastante, ogni ricaduta della mia bimba mi ritrovo a piangere disperata come se il mondo mi cadesse addosso. Ci si sente inadeguati, stanchi, stressati. Per non parlare delle reazioni allergiche, ogni volta se ne scopre una e la mia bimba ha delle crisi mostruose, perdiamo 10 anni di vita ogni volta. Non la lasciamo mai con nessuno, siamo terrorizzati dall'idea che possa toccare o ingerire qualcosa a cui è allergica. L'alimentazione poi è diventata poverissima forza ad escludere alimenti (latte, uova e tutti i derivati, frutta secca, pelo di cane e gatto etc etc...) la mia bimba è diventata pelle e ossa e ogni malattia che prende non mangia o le viene la diarrea e noi tremiamo. E' nervosa, intrattabile e ingestibile, la notte piange disperata chiedendo aiuto per il prurito e in non so che altro fare oltre a splamarle un po' di cremina, promettendole che la aiuterà ma non è così finchè non crolla dalla stanche zza alle 6 del mattino e la sveglia suona alle 7. Scusate lo sfogo, ma non posso parlarne con nessuno che mi possa capire e di solito mi sento una pazza psicopatica.
RispondiEliminaGrazie del post
Ciao a tutti.
RispondiEliminaMi fa piacere scrivere un veloce aggiornamento di questo mio resoconto perchè in due anni l'evoluzione è stata importante e ho pensato che la mia testimonianza potrebbe essere di conforto a chi sta vivendo una situazione simile.
Ormai la mia bimba ha 2 anni e mezzo ed è da 1 anno che non ha più alcuna traccia di dermatite. Continua la cosiddetta "cura di terreno" (Omeopatia Unicista), l'anno scorso ha fatto qualche seduta da un Osteopata, tutt'ora segue un'alimentazione il più possibile sana e la situazione è andata sempre via via migliorando. Le allergie (o intolleranze) che avevamo scoperto prima dello svezzamento l'hanno tenuta alla larga da latte e derivati, uova e frumento (glutine). Non segue un'alimentazione vegana perchè una o due volte a settimana mangia carne e pesce. Pochi zuccheri aggiunti mentre cerchiamo di darle molta verdura (ma è una bambina... non sempre si riesce a renderle gradito tutto) e frutta lontano dai pasti.
C'è margine di miglioramento sull'argomento nutrizione ma siamo comunque abbastanza contenti.
Frequenta l'asilo nido (struttura meravigliosa con persone competenti ed attente che ci danno una grossa mano anche sull'alimentazione e non solo); nell'inverno 2014 ha preso un paio di bronchitelle, naturalmente curate e risolte in poco tempo solo con l'omeopatia. Ha avuto numerosi episodi di broncospasmo nel corso del 2014, ma da fine anno ad oggi la frequenza e la criticità degli episodi si sono ridotte in modo drastico. Tutte queste crisi acute sono sempre state trattate unicamente con i rimedi omeopatici prescritti dalla Dottoressa Omeopata di volta in volta.
Fino all'inizio dell'anno scorso purtroppo ci trovavamo di fronte a una bimba cupa, sovente corrucciata e poco incline ai sorrisi... mentre già a partire dalla primavera scorsa (le sedute dall'osteopata sono state una vera sorpresa) abbiamo potuto constatare un cambiamento anche dell'umore della piccola. Adesso possiamo dire che è finalmente una bimba allegra, vivace e testona, come è giusto che sia.
La consapevolezza della bontà della scelta del percorso di cura omeopatica (unicista e non sintomatica!) e dell'importanza dell'alimentazione ha portato anche noi genitori a iniziare la "cura di terreno" e a impegnarci a migliorare il nostro stile di vita riducendo il consumo di proteine animali e cercando di informarci sempre più su questi argomenti.
Siamo ancora in ballo, e non sarà sempre facile. Ma ci godiamo i momenti di benessere e di salute tranquilli nel sapere che ci stiamo impegnando affinchè siano sempre più frequenti e duraturi.
Se qualcuno avesse voglia di passare un paio di orette su Youtube, consiglio di seguire le serate divulgative della scuola SISDOH, e in particolare la 3a serata del 2014, proprio con oggetto le "DERMATITI".
http://www.sisdoh.it/serate/2014.php
Vorrei contattarti per saperne di più perché ne soffre anche mio figlio. Grazie
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