venerdì 23 maggio 2014

La mamma risponde… allattamento


La mamma risponde… allattamento

Lucia, mamma di due bambine, psicologa e peer counsellor per l'allattamento al seno, risponde alle domande delle mamme relative all'allattamento.
Inviaci le tue domande alla mail lucia.trabbia@gmail.com
Saranno pubblicate sul prossimo numero.


Ciao a tutte, mi presento. Sono Marina ho 35 anni e sono mamma di Giulia di tre anni. Giulia poppa ancora....vorrei smettere, almeno nella frequenza....appena torno dal lavoro poppa, di notte poppa un sacco... Dorme con me ma evidentemente non basta...insomma, credo molto nell'allattamento, nell'utilità, nel bisogno... credo sia una gran cosa e ho lottato per portarlo avanti ma ora...attendo che smetta lei di sua spontanea volontà però a volte è davvero dura!

Marina, sei arrivata fino a qui, e siete state bravissime entrambe... Ti posso dire che il periodo più duro è passato, da qui sarà più facile... La mia seconda bimba ha 3 anni e poppa ancora, di notte non mi chiede quasi più perché ha rallentato da sola nel tempo, ma stiamo insieme tutto il giorno, tu lavori? Forse recupera di notte... La mia prima bimba ha smesso da sola a 3 anni e 7 mesi, e solo un mese prima mi chiedevo se verso i 4 anni avrei dovuto chiederle di smettere... Cambiano molto velocemente, vedrai che smetterà anche lei, quando sarà pronta! Ti senti pressata dall'ambiente esterno? Perché questo è un aspetto che spesso conta molto, più di quello che dovrebbe contare, visto che siamo immerse in una cultura che non ci viene molto incontro quando si tratta di genitorialità ad alto contatto. E' inevitabile esserne condizionati, ma tu vai avanti per la tua strada, se ti senti molto stanca piuttosto cerca di “contrattare” una pausa o dei ritmi più calmi, con la tua bambina che è già in grado di capire e di venire incontro ai desideri e alle esigenze della sua mamma. Sono sicura che quando la tua bimba non avrà più bisogno di poppare, almeno un pochino ti mancherà quel momento speciale!


Ciao, mi chiamo Elena e sono mamma di Enea che due mesi. A volte dopo un po che mangia si stacca e piange... allora lo stacco ma dopo poco si mette in bocca le manine come se avesse fame. Perché fa così? Poi a volte dopo poco ha di nuovo fame, vuole attaccarsi ma capita la stessa cosa, dopo pochi minuti si stacca. Non è che è finito il latte?

Ciao Elena, molte mamme si lamentano del fatto che i loro bimbi, spesso dopo un inizio tranquillo di allattamento, diventino nervosi al seno, inizino a staccarsi e riattaccarsi diverse volte, come se volessero poppare ma qualcosa li infastidisse… e le mamme faticano a capire cosa succede, a volte si sentono rifiutate. Vista la nostra cultura assolutamente a digiuno di allattamento, la prima cosa che si pensa è che sia questione di latte “insufficiente”… e così tutti i grandi “esperti” (nonni, pediatri, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta…) si danno da fare a consigliare la fine dell’allattamento, o l’inizio delle aggiunte, che tanto sempre lì porterebbe. Ma il problema non è questo, non si tratta affatto di latte insufficiente, ma proprio del contrario! Il latte fluisce e arriva alla bocca del bambino in modo più forte di quanto il bambino possa gestire, e deglutire… è come se si sentisse “affogare” dal troppo latte in arrivo, perciò si stacca difendendosi dal flusso forte, poi si riattacca perché vuole poppare, e così via… Può tossire, contorcersi, e a volte arrivare anche a rifiutare il seno… Altri “sintomi”: il bambino può soffrire di coliche (molta aria nel pancino), o produrre feci molto liquide o filammentose, di solito cresce molto nelle prime settimane e nei primi mesi. Le mamme possono provare un dolore profondo al momento della calata del latte, che sembra sia dovuto all’eccessiva dilatazione dei dotti.
Elena, ti ritrovi in questa descrizione? Naturalmente solo 4 righe non bastano per essere sicuri della situazione e della risposta da dare, ma per i pochi elementi che possiedo, questa è la risposta che mi viene in mente. Se dovessi avere bisogno di aiuto, mi raccomando rivolgiti ad una consulente professionale in allattamento!
Nel dubbio, continuo a spiegare il riflesso di emissione forte, magari può essere utile per altre mamme. Di solito le poppate diventano molto pesanti per mamma e bambino, e diventa difficile provare quei sentimenti di gioia e soddisfazione che solitamente sono legati ad un allattamento sereno. Se la mamma ha un riflesso ossitocinico forte (è l’ossitocina l’ormone che permette al latte di essere rilasciato, coè spinto dal seno verso il capezzolo), sarà così per tutti i suoi allattamenti, ma i bambini possono reagire in modo molto diverso e quindi per alcuni può essere un problema, per altri no. Ad esempio, io ho scoperto di avere questo problema con la mia prima figlia, per cui il riflesso era davvero un problema, riusciva a gestirlo male con tutte le conseguenze di irritazione e nervosismo descritte sopra, e aveve anche ricominciato a poppare in modo scorretto, stringendo troppo il seno, per tentare di rallentare il flusso, mentre la mia seconda bimba non si è mai lamentata, e ha imparato fin da piccolissima ad avere a che fare con queste “inondazioni”… tossiva un po’ ma poi si riattaccava tranquilla e andava avanti… Due bimbe, due allattamenti molto diversi!
Il riflesso di emissione si calma comunque entro i primi minuti di suzione, anche se si ripete più volte all’interno di una poppata, ma può essere comunque molto disturbante, quindi vediamo cosa si può fare.
Le strategie che possono aiutare a risolvere questo problema sono:
- allattare in una posizione in cui la testa del bambino sia superiore al seno, come per esempio nella posizione del biological nurturing: mamma seduta ma con la schiena reclinata indietro, a 45°, come fosse semisdraiata, e il bambino appoggiato sulla sua pancia, in verticale, con la testa sopra il seno. In questo modo non dovrebbe sentirsi sopraffatto dal latte che arriva come un fiume in piena, e aiutato dalla gravità dovrebbe riuscire a poppare più tranquillamente
- allattare da sdraiata, per gli stessi motivi descritti nel punto precedente
- allattare con lo stesso seno per tot ore (almeno 3), per tutte le poppate entro quel periodo di tempo. Ad esempio: alle 4 allatto al seno sinistro, alle 6 il bambino mi richiede di essere attaccato e offro ancora il seno sinistro, e in tutte le poppate entro le 7 darò sempre il seno sinistro… Poi dalle 7 alle 10, per tutte le poppate, seno destro, e così via. Essendo il riflesso più forte all’inizio, la cosa dovrebbe migliorare nelle poppate successive allo stesso seno. Ah, attenzione agli ingorghi, le prime volte!
- spremere manualmente un po’ di latte prima di attaccare il bambino, o quando inizia a staccarsi. Il riflesso dovrebbe calmarsi dopo qualche minuto, quindi si può riattaccare il bambino, che dovrebbe trovare una situazione migliorata
- offrire spesso il seno per evitare che si riempia troppo
Questo problema si attenua comunque quasi sempre col passare dei mesi, quando i bimbi, crescendo, imparano a gestire il flusso forte, la produzione si assesta e l’allattamento trova il suo equilibrio… Quando accadrà, potrete finalmente godervi solo le gioie dell’allattamento!

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