Latte di Mamma e ….
Rubrica sull’allattamento materno a cura di Maria Di Maggio
Fondatrice del gruppo fb ”Noi Mamme che allattiamo anche dopo i 6
mesi”
Ciao Mamme, la
rubrica di questo mese riguarda il mio pensiero sul concetto di autostima dei
nostri Bimbi e riprende un po’ il filo del discorso trattato già nello scorso
numero, quando vi ho parlato dei benefici dell’allattamento in relazione
all’asilo nido. Questo argomento sull’autonomia dei Bimbi è uno dei punti più
discussi tra tutti gli argomenti che coinvolgono i nostri Cuccioli e la loro
educazione, crescita, salute, ecc.. Tutti indistintamente ne parlano: genitori,
pediatri, insegnanti, psicologi, la suocera, la vicina, le amiche, il can del
pignataro ;) Ognuno ovviamente porta a gran voce la sua illustrissima teoria e
la difende a spada tratta con l’unica conseguenza che, come al solito, tante
Mamme sono sempre più confuse, angosciate e vulnerabili. Per fortuna abbiamo
imparato, o lo stiamo imparando strada facendo giorno dopo giorno, ad ascoltare
solo il nostro istinto di Mamma e soprattutto i nostri Cuccioli. Nel mio
gruppo, che pullula di Mamme con Bimbi grandicelli allattati (oltre i due
anni), quello dell’autostima, è una tema molto dibattuto poiché non passa
giorno che una Mamma non riceva una critica gratuita, passata come perla di
saggezza, sul fatto che i nostri Bimbi “ancora allattati” avranno prima o poi
problemi nella Società. Problemi di che tipo? Ma di ogni sorta direi: sociali,
relazionali, di educazione, di apprendimento, di concentrazione e attenzione,
amorosi, addirittura di orientamenti sessuale e chi più ne ha più ne metta. Da
brava Siciliana mi scappa un’esclamazione poco signorile: Minchia! Ma com’è
possibile che l’allattamento, che è tra tutti l’atto d’Amore
primordiale-assoluto-normale, venga così snaturato se prolungato nel tempo da
provocare addirittura così tanti danni? Allora mi scappa una sonora risata!
Direi che forse è bene ridimensionare la cosa e vederla per quello che
realmente è e non per quello che la Società vuole farcela passare. Una cara
Mamma, “veterana” del mio gruppo, per spiegare questo concetto dell’autostima,
usa un termine a mio avviso tanto osceno quanto pertinente alle critiche che le
vengono mosse in relazione all’allattamento/durata/autostima e scrive “Tua
Figlia non si affrancherà mai!” Scusa Sara ma oggi te la rubo! ;) Ora mi
chiedo: “Ma che Vanessa (la sua Bimba) e tutti gli altri nostri Bimbi siano
forse dei pacchi postali? Affrancarsi da chi? Da cosa?” Un pacco postale si
affranca e si spedisce dall’altra parte del mondo. Il proprio Cucciolo invece
si tiene stretto stretto a sé! Viene chiesto ai nostri Bimbi un’emancipazione
ed un allontanamento dal nido che non è affatto fisiologico né tanto meno
necessario. Questa educazione del basso contatto, a mio avviso, ingrassa solo
le tasche di chi lo propone come corretto modello educativo (esempio: ciucci e
biberon in primis con relativo latte di proseguimento O_o, sdraiette & Co.,
libri dalle teorie improbabili e assurde, ecc.). Il lato maggiormente negativo
della vicenda a mio avviso? Che si chiede ai nostri Figli sostanzialmente di
diventare grandi anzitempo offrendo loro però un pessimo modo per crescere. Se
noi genitori dobbiamo essere i loro modelli educativi di riferimento per la
vita, dovremmo comportarci con onestà, accondiscendenza e pazienza cose che
esulano del tutto comportamenti non politically correct come quelli di offrire
esempi così negativi, contraddittori e sbagliati. Approfondirò questo
argomento, in relazione all’allattamento, nella prossima rubrica parlando di
allattamento a termine ma per ora mi basta solo dire che quando si tratta dei
nostri Figli il fine non deve assolutamente giustificare i mezzi. Ottenere uno
scopo come quello di crescere, che è specialmente di così fondamentale
importanza, non può e non deve essere frutto di mezzucci, menzogne e raggiri.
Secondo me dovremmo, come per tutto e mai come in questo caso, ascoltare
davvero i nostri Bimbi e rispettare i loro tempi su ogni qual si voglia
situazione (allattamento, svezzamento, camminare, parlare, soffiarsi il naso,
allacciarsi le scarpe, ecc.). Otterremo così Bambini lenti o viziati? Bambini
dipendenti da noi? Bambini Mammoni? Bene, io mi prendo la responsabilità di
correre il rischio! Intanto posso dirvi di avere due Bambini entrambi attualmente
allattati, Giulia di 4 anni e mezzo e Ludovico di 2 anni e mezzo, che in quanto
ad autonomia e caratterino sono imbattibili. Se io tirassi le cuoia oggi (che
Dio non voglia!) sono certa che loro si arrangerebbero egregiamente da soli e
ciò nonostante io sia una Mamma quasi onnipresente e molto apprensiva. Parlando
di Giulia, che è la più grande dei due, potrei farvi una miriade di esempi
sulla sua conquista dell’autonomia che già da tempo ci ha lasciati più volte
senza parole e completamente sbalorditi. Il caratterino di una personcina così
piccolina è davvero tosto e determinante in tutte le situazioni. Lei non si
lascia comprare, impietosire o consigliare… lei fa quello che ritiene giusto e
prova e riprova senza mai scoraggiarsi. Spesso si da obiettivi più grandi di
lei e si impone su tutto e tutti per riuscirci. Non si nasconde di certo tra le
mie sottane (anche perché non ne uso!) a piagnucolare o chiedere aiuto, anzi,
lei si incavola se tu in qualche modo la agevoli in qualcosa. E’ una Bimba che
deve sapere tutto e fa sempre mille domande. Ha un’astuzia e un’intelligenza
che lasciano basiti. A nemmeno due anni, per interrompere una conversazione tra
me e suo Papà, ha preso il mio cellulare e ha chiamato quello di suò Papà
dicendo “almeno adesso mi ascolti?!?!”. Per lei ogni situazione va risolta e
trova il modo consono ed ottimale per farlo, ha una spiccata predisposizione
per il problem solving. Decide lei quali capi acquistare e come indossarli, si
apre il frigo da sola e si sceglie quello che vuole. Si siede composta a
mangiarlo e smaltisce i rifiuti nei corretti bidoni della differenziata. E’ un
mito di Bimba e questo nonostante sia ancora irrimediabilmente allattata al
seno ;) Problemi nella Società? Si, forse li causa lei non sottostando ai compagni
ma essendo Leader. Crea nervosismo e sconcerto quando a chi le chiede “ma
prendi ancora il late della mamma?” lei risponde “ancora???? Uffa! Ma ti fai i
fatti tuoi?” o quando vedendo un Bimbo piangere si avvicina alla sua Mamma e le
dice “perché non lo allatti? così gli passa tutto!” e se le dici “Amore questo
Bimbo non è allattato al seno” lei di rimando “Poverino!”. Altro che mal di
vivere o disagio nella Società, la mia Giulia è la gioia di vivere e
l’autostima che lei ha di sé la rende una gran dama nella Società che
frequenta.
Un’ultima conferma
ci è arrivata in questi giorni. Voleva fortemente che la iscrivessimo a
ginnastica ritmica, in seguito ad una grande passione nata per il cerchio
durante l’esperienza dei centri estivi. Abbiamo scelto due palestre vicino
casa: la prima a lei sconosciuta del tutto, la seconda dove invece conosceva
già istruttrice e palestra appunto dai centri estivi e oltretutto già
frequentata da due compagne di classe. Ha fatto la prova in entrambe le
palestre e poi le abbiamo chiesto di scegliere quale delle due preferisse. Ha
ponderato le opzioni e indovinate quale ha scelto? La prima…. perché le è
piaciuta di più sia la palestra che l’insegnante. E le Amiche? “ne farò di
nuove” ha detto. Se non è autonomia questa! Potrei farvi ancora altri esempi ma
mi fa piacere aggiungere qualche riga scritta da mio Marito tramite Messenger
(almeno lì i Bambini non ci Interrompono :P)
Gli ho detto: “sai Tiziano, pensavo di approfondire il discorso
sull’autonomia. Che mi dici?” Ecco la sua risposta:
“Il dilemma dell'autostima
infantile........”Ciucciare o non ciucciare...???”
Sono il Padre di due
meravigliosi bambini di 2 e 4 anni, entrambi ancora allattati al seno a
richiesta e comunque autosvezzati. Mia moglie mi ha accennato a questo articolo
e mi son trovato a pensare su questa cosa. Non sono uno psicologo infantile,
non sono il sotuttoio ma posso dire un paio di cose basandomi sulla nostra
esperienza quotidiana. La teoria più diffusa è che prolungare l'allattamento al
seno possa minare l'autostima
nell'infante causando non pochi problemi nella società, nel suo
inserimento nelle regole quotidiane che scandiscono i nostri giorni.
Se ciò fosse vero credo che i
nostri bimbi non sarebbero come sono, non reagirebbero all'ambiente circostante
e non prenderebbero certe decisioni come sono invece soliti fare.
Un esempio su tutti,
la decisione presa dalla mia Giulia che dovendo fare una scelta non ha seguito
la via più facile, ossia posto e amiche conosciute ma piuttosto seguendo il suo
istinto e scegliendo qualcosa di nuovo e più motivante per lei. Secondo me la
bambina ha una coscienza di sé piena molto più forte di quella che posso avere
io padre a 35 anni e non credo di esagerare. A volte la confondiamo con la
testardaggine ma credo sia invece la
manifestazione del proprio IO. Il più piccolo a modo suo ci dimostra pure di
sapere cosa vuole (certo siamo limitati per ora a quello che può essere pasta
bianca e pasta rossa) ma anche in lui già si vede un carattere forte quanto
quello della sorella. L'autostima secondo me si costruisce in famiglia, se i
bambini vivono sereni, amati ed indirizzati verso la giusta strada e se i
genitori sono pure loro legati in modo forte e dimostrano il loro amore per
loro e per i figli non credo proprio che una tettata in più o in meno
possa minare la loro crescita. Certo
sono scelte personali dettate anche dal fatto di avere tempo e “voglia” di
continuare a coccolarsi con i propri cuccioli, tempo che mia moglie è riuscita
ed ha voluto trovare per i nostri figli. Amo mia moglie anche per tutto l'amore
che da ai bimbi anche con questo semplice e naturale gesto che è
l'allattamento. Il resto lo lascio a mia moglie che ne sa molto più di me! ;)
Tiziano Zanella”.
Ho voluto riportare il pensiero
del Papà poiché mi da veramente la conferma di ciò che questi 4 anni e mezzo di
allattamento mi hanno insegnato. Io credo che il latte di Mamma è da subito
nutrimento, amore e vita ma allo stesso tempo si evolve diventando tantissime
cose. Allattare è davvero donarsi ai propri
Figli. Allattare vuol dire accettarli, accoglierli, consolarli, cullarli,
proteggerli e soprattutto ascoltarli. Ci sono forse altre basi migliori per
costruire l’autostima di un Bambino? L’Amore è alla base dell’autostima. Lui sa
che voi ci sarete sempre come porto sicuro e intanto esplora il mondo e fa le
sue esperienze a le sue conoscenze, se qualcosa va storto o semplicemente se è
stanco ritorna da voi e ritrova il suo spazio e se stesso in un caldo
abbraccio, sul vostro petto, proprio vicino al vostro cuore.
Il bambino si costruisce un modello interno di
se stesso in base a come ci si è preso cura di lui. J. Bowlby
Nessun commento:
Posta un commento