D'INVERNO
La neve cadeva ormai da due giorni, il bosco era silenzioso e
anche la cascata parlava sottovoce... ammutolita dal manto di ghiaccio che
l'aveva avvolta....
Miriam guardava dalla finestra il vento che giocava con i fiocchi
di neve, creando mulinelli, arabeschi e strani disegni...i pettirossi erano
affamati e si avvicinavano speranzosi alla casa, facendo sentire le loro
vocine.... Miriam aprì la porta e regalò ai piccoli uccellini un pugno di
briciole...
Rientrò in casa e aggiunse legna nel camino... un ciocco di faggio
che mandò scintille e crepitò subito sentendo il calore elle braci...
Miriam tornò a scrivere sui suoi fogli si cartapecora... era grata
a Costalvo per averle insegnato a leggere e scrivere... aveva rischiato molto
facendolo...
Erano tempi bui quelli... l'inchiostro lo faceva lei con una
ricetta antichissima che prevedeva l'uso di bacche di sambuco e succo di
mirtilli; scriveva con pennini di frassino che intagliava personalmente.
Scriveva ogni cosa... di erbe...cristalli...infusi...incensi....
ma poi celava tutto nella piccola grotta dietro casa... avvolgeva i fogli in un
panno di lana e in una stuoia di corteccia di betulla in modo che fossero
preservati dall'umidità.
Nessuno mai avrebbe pensato che in quel piccolo antro di roccia,
scuro e umido, dove lei attingeva l'acqua da una fonte naturale, fosse
custodito il suo segreto più grande...
Non immaginava Miriam che in altri tempi, ancora da venire, tutti
i suoi scritti avrebbero incontrato ancora la luce del giorno e qualcuno li
avrebbe letti... e capiti.. e le sarebbe stata grata per quel dono inaspettato!
Consapevole che qualcun'altra aveva combattuto camminando sul
confine... con un altro nome ma con lo stesso cuore!
♥ Miriam
di Montebello ♥
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