sabato 7 dicembre 2013

Me lo leggi…?



D'INVERNO


La neve cadeva ormai da due giorni, il bosco era silenzioso e anche la cascata parlava sottovoce... ammutolita dal manto di ghiaccio che l'aveva avvolta....
Miriam guardava dalla finestra il vento che giocava con i fiocchi di neve, creando mulinelli, arabeschi e strani disegni...i pettirossi erano affamati e si avvicinavano speranzosi alla casa, facendo sentire le loro vocine.... Miriam aprì la porta e regalò ai piccoli uccellini un pugno di briciole...
Rientrò in casa e aggiunse legna nel camino... un ciocco di faggio che mandò scintille e crepitò subito sentendo il calore elle braci...
Miriam tornò a scrivere sui suoi fogli si cartapecora... era grata a Costalvo per averle insegnato a leggere e scrivere... aveva rischiato molto facendolo...
Erano tempi bui quelli... l'inchiostro lo faceva lei con una ricetta antichissima che prevedeva l'uso di bacche di sambuco e succo di mirtilli; scriveva con pennini di frassino che intagliava personalmente.
Scriveva ogni cosa... di erbe...cristalli...infusi...incensi.... ma poi celava tutto nella piccola grotta dietro casa... avvolgeva i fogli in un panno di lana e in una stuoia di corteccia di betulla in modo che fossero preservati dall'umidità.
Nessuno mai avrebbe pensato che in quel piccolo antro di roccia, scuro e umido, dove lei attingeva l'acqua da una fonte naturale, fosse custodito il suo segreto più grande...
Non immaginava Miriam che in altri tempi, ancora da venire, tutti i suoi scritti avrebbero incontrato ancora la luce del giorno e qualcuno li avrebbe letti... e capiti.. e le sarebbe stata grata per quel dono inaspettato!
Consapevole che qualcun'altra aveva combattuto camminando sul confine... con un altro nome ma con lo stesso cuore!



Miriam di Montebello

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