La mamma risponde… allattamento
Lucia, mamma di due bambine, psicologa e peer counsellor per
l'allattamento al seno, risponde alle domande delle mamme relative
all'allattamento.
Saranno pubblicate sul prossimo numero.
Sono Annalisa e aspetto il mio primo
bimbo che nascerà a febbraio, ho sentito diverse cose sull'allattamento, tutto
e il contrario di tutto, e quindi vorrei capire se posso prepararmi prima e
come devo comportarmi quando sarà nato e sarò in ospedale... Io ci tengo molto
ad allattare, ma nessuno nella mia famiglia ci è mai riuscito!
Ciao Annalisa, fai molto bene ad
iniziare ad informarti per tempo riguardo all'allattamento, dovrebbe essere
normale e naturale ma come dici tu siamo spesso circondate da persone che non
sono riuscite, che pensano che avere il latte sia questione di fortuna, e
sempre pronte a dare consigli sbagliati... La cosa migliore che puoi fare, per
prepararti ad allattare, è informarti come stai facendo, leggere dei libri che
trattino di questo argomento in modo serio, come ad esempio il bellissimo libro
di Carlos Gonzales, pediatra spagnolo che ha scritto “Un dono per tutta la
vita”. Avendo le giuste informazioni eviterai di essere sopraffatta dalle tante
diverse voci che si sentono in giro, saprai che cosa è vero e cosa no, e in
caso di problemi un buon libro potrà aiutarti a chiarirti le idee. La seconda
cosa che puoi fare è vedere se nella tua città o comunque vicino a te ci sono
incontri di sostegno all'allattamento, come gli incontri della Leche League, o
organizzati dalle asl, dove potrai trovare confronto con altre mamme che
allattano, e anche consigli su eventuali difficoltà. Ancora, per sicurezza io
mi informerei sulla presenza, nelle vicinanze, di consulenti professionali in
allattamento (IBCLC), che sono la figura professionale specializzata
sull'allattamento, quindi non esiste nessuna figura che possa saperne più di
loro. Le consulenti professionali svolgono il loro lavoro sostenendo le mamme e
fornendo consigli e informazioni competenti, vanno a domicilio delle mamme e
anche in ospedale se necessario insomma se da sola non riuscirai a capire cosa
fare in caso di difficoltà, queste consulenti sono una vera risorsa.
Fisicamente non devi fare alcuna preparazione del seno, solo idratare
normalmente, e magari redigere un piano del parto dove indichi che cosa non vuoi
che venga fatto. Dopo il parto, quando sarà nato il tuo bimbo, le cose da fare
sono le seguenti:
–
tenere il
bimbo con te da subito, evitando qualunque separazione nelle prime 2 ore di
vita, periodo importantissimo per l'imprinting e per un buon avvio dell'allattamento
–
allattare
spesso, almeno 8-12 volte nelle 24 ore, cosa che stimola l'arrivo della montata
lattea
–
tenere il
bimbo con te 24 ore su 24, di giorno e di notte, e pretendere che NON venga
dato al piccolo nulla al di fuori del tuo latte
–
in caso tu
sia separata dal tuo bimbo per problemi, stimola il seno ogni 3 ore di giorno e
di notte e chiedi che gli venga dato il tuo latte senza biberon, ma con siringa
o bicchierino
–
Sapere che i
primi giorni lo stomaco dei bimbi è grande quanto una noce, e le poche gocce di
colostro che ci sono sufficienti e importantissime per lui
–
attaccare al
seno ogni qualvolta lo richieda, anche ogni mezz'ora, non c'è bisogno di pause
per far ricaricare il seno o cose del genere, e farlo ai primi segnali di fame,
senza aspettare il pianto che è un segnale tardivo di fame (i segnali precoci
sono il girare la testa a destra e sinistra, portare le manine alla bocca)
–
se avrai
dolore ad allattare, sappi che NON è normale, e che c'è qualcosa da fare:
controllare come si attacca il bambino, controllare i frenuli che non siano
troppo corti, e magari correggere la posizione in cui allatti. Se non li
consiglia una consulente, non usare i paracapezzoli
–
anche nel
caso in cui il bimbo perda troppo peso, la risposta NON è l'aggiunta di LA ma
il capire la causa, con una consulente, e cercare con lei di risolvere il
problema
–
se il bambino
non si attacca di nuovo cercare di capire il problema con una consulente
–
sapere e
ricordare che tutte le mamme hanno il latte, tranne pochissimi casi (inferiori
all'1%) di patologie
–
non dare
ciucci e biberon almeno per i primi 40 giorni di vita, perché possono
confondere la suzione del bambino
–
non staccare
il bimbo dopo un tempo predeterminato, ma lasciare che sia lui a staccarsi, ed
eventualmente offrire il secondo seno
Per allattare nella posizione
giusta, devi essere comoda, appoggiata con le spalle, e portare il bimbo al
seno, non chinarti in avanti per portare il seno ad altezza bimbo. Il piccolo
deve essere pancia contro pancia con te, davanti al seno, non deve piegare la
testa per arrivare bene al capezzolo, e devi attaccarlo quando spalanca bene la
bocca. Deve prendere il capezzolo e buona parte dell'areola, soprattutto nella
parte inferiore, cioè dalla parte del labbro inferiore si può vedere meno areola
che nella parte superiore.
Sicuramente dimentico qualcosa, ma
per qualsiasi dubbio rimango a disposizione!! E in bocca al lupo!
Salve a tutti, mi chiamo Giada e
allatto la mia bimba di 16 mesi. Ho appena scoperto di aspettare un altro bimbo
e dopo la gioia iniziale mi sono chiesta se posso continuare ad allattare
Martina o se rischio di fare danni... Non ho ancora fatto la visita dal
ginecologo e chiederò anche a lui, ma intanto chiedo qui...
Ciao Giada, congratulazioni!!!
Molte mamme si pongono questo interrogativo quando rimangono incinte in
allattamento, la bella notizia è che non devi smettere di allattare solo perché
sei incinta. I ginecologi spesso sono contrari all'allattamento in gravidanza,
ma se non ci sono disturbi fisici come contrazioni concomitanti alle poppate, o
minacce di aborto, non ci sono motivi reali per cui devi smettere. Di solito ci
si può regolare così: se consigliano riposo pelvico (astenersi dai rapporti
sessuali) si può pensare di dover almeno rallentare i ritmi di allattamento,
altrimenti non è necessario. Le contrazioni date dall'orgasmo sono anche più
forti di quelle date dalle poppate.
I possibili problemi che potresti
incontrare allattando in gravidanza sono principalmente il fastidio/dolore ai
capezzoli dovuto alla maggiore sensibilità del seno in gravidanza, e alla
diminuzione del latte. La gravidanza è l'unico stato fisico che,
indipendentemente dalla suzione del bimbo, può fare calare anche di molto la
produzione di latte. Se tua figlia avesse meno di un anno, e se il latte
diminuisse molto, dovresti pensare all'eventualità di introdurre un latte
sostitutivo del tuo, ma dopo l'anno ciò non è necessario. Alcuni bimbi si
staccano spontaneamente durante la gravidanza, per la diminuzione del latte o
per il cambio di gusto dello stesso, altri vanno avanti imperterriti come se
nulla fosse. Allattando in gravidanza devi anche essere pronta all'eventualità
di allattare in tandem quando sarà nato il piccolo, cosa che molte mamme fanno
e che quindi è possibile. Per qualsiasi altra domanda sono qui!
Troverete Mamma Lucia anche su fb:
e sul suo blog:
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