L’a b c della vagina
Spazio che nasce con l'intento di dare uno sguardo diverso, a
volte quasi rivoluzionario, su tutto ciò che ruota attorno al nostro essere
donne, mamme, sorelle, compagne; ma che scaturisce anche dalla voglia di dare
un'informazione scientificamente corretta eppure accessibile e leggera...
Perché sapere è potere e la libertà di scelta passa dalla corretta conoscenza.
Episiotomia: la chiamano, con
tanta fantasia, “taglietto”, “aiutino”. Ti dicono, con ancora più fantasia, “è
meglio”, “altrimenti ti apri tutta”, “così si cuce meglio dopo”. La risposta
giusta è,con tanta faccia tosta, “fattela tu!”. Si tratta dell'incisione
chirurgica del perineo, della vagina e del muscolo elevatore dell'ano, eseguita
quasi sempre lateralmente. Trattandosi di una pratica fortemente invasiva e con
potenziali conseguenze a breve (maggior dolore nel post partum...) e lungo
(dolore durante i rapporti, incontinenza..) termine va eseguita SOLO E SOLTANTO
nelle situazioni in cui la nascita va accelerata a causa di sofferenza seria
del bimbo. Non è vero inoltre che ha utilità nel prevenire lacerazioni più
gravi o nel migliorarne gli esiti successivi, anzi una lacerazione spontanea
più raramente interessa anche il piano muscolare e inoltre, creandosi nelle zone
di minore resistenza, ha una guarigione migliore. Per evitare di subirla
(l'abuso è ahimè diffuso perché accelera i tempi) inserite la richiesta nel
piano del parto, cercate l'appoggio del partner che in quei momenti spesso
concitati possa tutelarvi, cercate un ospedale rispettoso della donna del
bambino e dei loro tempi e, soprattutto, ricordate “fattela tu!”

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