domenica 31 gennaio 2016

Pensieri di mamma... sull'amore






Pensieri di mamma

Riflessioni e considerazioni di una mamma inaspettata.





SULL’AMORE

Vi rendo partecipi di una riflessione fatta poco prima delle feste invernali.
In quei quindici minuti che mi avvicinano al posto di lavoro, mi sono chiesta: che difetti ha mio figlio Zeno? Nessuno, è lui. Ogni cosa che fa gli appartiene. Anche l’essere così gli appartiene, con quelli che vengono chiamati pregi e difetti. Ma mentre ci pensavo ho proprio scartato l’idea che Zeno abbia difetti: è il carattere, mi ripetevo.
Dopo di che ho riso: è proprio vero che nei nostri figli mettiamo un’infinita spolverata di amore che non ti fa desiderare che siano diversi da come sono. Del resto sarebbe una sfida vera trovare una mamma disposta a cambiare suo figlio con un altro.
E se sono capace di provare questo per mio figlio perché non posso tentare di amare allo stesso modo le altre persone e di vederle in quanto tali anziché individuarne e indicarne pregi e difetti?
In fondo, sappiamo tutte, che le persone non cambiano e non si possono cambiare, ma tendiamo effettivamente a etichettarle troppo  nel bene e nel male creandoci una realtà distorta basata sul nostro sentire quando invece basterebbe accettare che le persone sono così ed esistono così come appaiono ai nostri occhi e ai nostri sentimenti e in quanto tali vanno accettate nella loro interezza.
Un po’ come quando ci sposiamo, è ovvio che al momento delle firme ci sono tutte le mille intenzioni più buone del mondo di vivere insieme finchè morte non ci separi e quante volte ciò non accade perchè uno dei due ha cercato di volere che l’altro cambiasse? Perché non vedere i difetti delle nostre metà come qualcosa di caratteriale e non necessariamente un difetto? Potremmo vivere le litigate o le sue dimenticanze in modo diverso?
In questa mia riflessione non vi sto parlando dell’amore cieco, quello che si butta nel fuoco senza accorgersene o che accetta di tutto perché remissivo, vi ho parlato dell’accettazione della persona in quanto tale.
Siamo ancora in una società che diffida dall’accogliere in sé persone che sono in qualche modo diverse dalla media o con caratteristiche evidentemente etichettabili, tende a sminuirne le capacità – perché se sei diverso da me necessariamente sei “peggiore” di me in molte cose – e a tenerle lontane.
L’amore che sento di aver approfondito molto con la nascita di Zeno, invece, è un sentimento che ti riempie, che ti fa accettare l’altro, che ti fa desiderare il suo benessere, che non ti fa temere il confronto e che forse dovremmo avere nei confronti di ogni essere vivente per poter vivere più sereni su questa Terra.

L’amore di mamma. Questo immenso infinito amore che abbiamo in noi è qualcosa che è andato inevitabilmente nascondendosi in questa società che ha relegato la maternità a qualcosa del tipo prendi-cambia-mangia-spedisciall’asilo e dove per cercare un contatto con i nostri figli siamo ancora qua a discutere e giustificare elementi naturali della maternità come l’allattamento.
L’amore di mamma è una fonte immensa di energia, amore e cambiamento: non sprechiamola, non facciamocela scappare questa opportunità di conoscerlo, alimentarlo e diffonderlo.

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