domenica 10 aprile 2016

Educando - “IL GIOCO EURISTICO”



Educando
Mi chiamo Veronica, ho 29 anni e due splendidi figli di 5 e 2 anni. Ho conseguito il diploma tecnico dei servizi socio sanitari, ed ora ho aperto la mia struttura, realizzando così il mio desiderio più grande: stare e lavorare con i bambini.




“IL GIOCO EURISTICO”
Dopo aver in precedenza parlato del “ Cesto dei Tesori” dedicato ai bambini fino all'anno di età, parliamo adesso del gioco euristico, un'attività creata per bambini di un'età compresa tra i 12 ed i 24mesi, ma possono essere coinvolti anche bambini fino ai 36mesi.
Ovviamente anche il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali possono giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto.
Il gioco euristico è inteso come un'attività di esplorazione che il bambino compie su materiale di tipo “non strutturato” di materiale “ povero” ossia di oggetti comuni che non fanno parte dei giocattoli abituali.


In alcune scuole d'infanzia, nella raccolta del materiale sono coinvolti anche le famiglie e il gioco è arricchito da numerosi oggetti di vario genere, con i quali i bambini possono compiere azioni combinate: contenitori piccoli da inserire in quelli grandi, palline da impilare, oggetti che rotolano..
Durante quest’attività l’adulto osserva: al bambino basta solo un sorriso di conferma per non abbandonare l’oggetto e continuare ad esplorarlo; si viene così a creare una comunicazione tranquillizzante e non invadente tra l’adulto ed il bambino ( proprio come nel cesto del tesoro).
Proponendo questo gioco in modo costante sicuramente si migliorerà la concentrazione del bambino, ci sarà sempre più coinvolgimento oculo-motorio, si svilupperanno le capacità sensoriali-percettive (caldo-freddo), uditivo (vari rumori), la nascita dei primi concetti logici (dentro-fuori, aperto-chiuso).
Inizialmente il bambino esprime un interesse immediato per il materiale proposto, ma  è ovviamente di breve durata e ricercherà la presenza dell’adulto.
Questo comportamento è strettamente collegato alla necessità di riacquistare fiducia in se stesso, il bambino ritorna a giocare con il materiale proposto e, gradatamente l’interesse e la concentrazione aumentano scoprendo l’uso e la funzione dell’oggetto in modo creativo.
In questa fase, il gioco che i bambini preferiscono è quello di infilare, svuotare, lanciare, battere gli oggetti tra loro...
Solo successivamente sperimentano la capacità di allineare, impilare, secondo schemi ripetitivi che conferiscono loro sicurezza.
Perché il bambino possa esprimere al meglio la sua creatività, fantasia e, soprattutto le proprie emozioni dal gioco euristico, è consigliabile proporlo in uno spazio delimitato e libero da altri giochi, per permettere ai bambini a cui è proposto l’attività di muoversi liberamente in un clima di tranquillità.
Il materiale è abbondante e rinnovato sistematicamente in modo da permettere al bambino il massimo delle combinazioni.
Il materiale a casa può essere contenuto in sacchetti e, una volta finita l’attività, si possono riporre, mentre a scuola verranno disposti appesi al muro.
Ovviamente sia l’educatrice che il genitore dovrà aver cura di sostituire il materiale deteriorato onde evitare situazioni di pericolo per i bambini.


Per evitare che i bambini si ritrovino tutti concentrati nel medesimo spazio, l’educatrice si preoccupa di preparare precedentemente l’attività, distribuendo gli oggetti in mucchietti separati o misti, saranno poi i bambini a scegliere l’oggetto da esplorare.
Quando l’attività volge verso la conclusione, i bambini raccoglieranno gli oggetti dietro l’incoraggiamento dell’educatrice riponendoli nei vari sacchetti.
Anche il rimettere in ordine fa parte del gioco ed è una delle abitudini più importanti da fare acquisire ai bambini.
Quest'attività si propone un paio di volte a settimana per una durata limitata, poiché l’attenzione del bambino dopo circa 10 – 20 verrà meno..





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