domenica 10 aprile 2016

Latte di Mamma e …. allattare in tandem


 


Latte di Mamma e ….
Rubrica sull’allattamento materno a cura di Maria Di Maggio, mamma di due bambini, fondatrice del gruppo fb ”Noi Mamme che allattiamo anche dopo i 6 mesi” https://www.facebook.com/groups/192018677479573/







Ciao Mamme,
il mese scorso abbiamo affrontato il tema dell’allattamento in gravidanza e ci siamo salutate con la promessa di parlare di cosa avviene subito dopo la nascita del nostro nuovo bimbo: ossia l’allattamento in tandem. Scopriamo insieme che cosa questo vuol dire. Io stessa, nei miei primi mesi di allattamento, non avrei mai immaginato di allattare così a lungo e men che meno più di un figlio contemporaneamente.
La mia Giulia aveva circa sette mesi quando incominciai ad interessarmi ed informarmi in modo più approfondito sul tema dell’allattamento ed è anche il periodo in cui nacque il mio gruppo su Facebook. Fu così che un bel giorno leggendo un libro meraviglioso di Paola Negri, che consiglio a tutte “Sapore di Mamma”, mi imbattei per la prima volta in un immagine di tandem. La guardai perplessa. Non avevo mai visto una rappresentazione di tandem, né in foto e meno che mai di persona; a dir la verità la cosa mi lascio interdetta. Chiusi il libro e mi misi a pensare. Rimasi stupita al pensiero che mai mi era balenata nella mente la possibilità che, anche noi umani, potessimo allattare più di un cucciolo contemporaneamente e persino di età differenti.
Eppure avevo visto bizzeffe di gatte allattare infinite nidiate di cuccioli. Ma mai, avevo visto una Donna. Quella foto era la prima volta che mi mostrava questa scena. Immediatamente pensai che se fossi rimasta incinta in quel preciso istante e se la mia Giulia avesse continuato ad avere la stessa necessità di ciucciare che aveva in quel preciso momento, sarebbe arrivato più che naturale, anche per noi, il bisogno di soddisfare, accudire, coccolare e nutrire il Fratellino, quindi entrambi i miei figli contemporaneamente. Fatto questo ragionamento, riaprii il libro e con quello diversi altri e volli sapere di più sul tandem, mi documentai. Ancora non sapevo che la vita mi avrebbe fatto il dono di viverlo molto presto. Per chi, come me allora, è la prima volta che legge questo termine, allattare in tandem vuol dire allattare contemporaneamente due bimbi che possono essere due gemelli, due fratelli di diversa età, un figlio nostro e un figlio adottato, un figlio nostro e uno che ci viene affidato da allattare, per esempio come facevano le balie un tempo.
Il tandem ha rappresentato per me l’esperienza più significativa, intensa e totalizzante nella storia del mio allattamento e sicuramente anche della mia vita. Esserci per un figlio è bellissimo; esserci per due non può che essere meraviglioso. Se con uno ti doni molto, con due ti doni moltissimo e l’Amore che ricevi indietro dai tuoi cuccioli ad ogni loro poppata è qualcosa di indescrivibilmente unico e irripetibile. Il legame che i due fratelli intrecciano, inoltre, è veramente grande. Difficilmente si potrebbero trovare parole per descriverlo se non perdendosi negli sguardi che si scambiano mentre ciucciano, ammirando le loro manine che si intrecciano sopra i nostri seni e accarezzando le loro gambine che si aggrovigliano sul nostro ventre e si chiudono in un abbraccio a rimandare come siamo davvero un tutt’uno. Tutto questo suggellato da un filo conduttore che si chiama latte di mamma che pazientemente e amorevolmente cuce a doppio filo un legame che durerà per sempre. E’ anche vero che il tandem ha bisogno di impegno e dedizione. Non mi piace parlare di sacrificio e sinonimi, perché penso che prendersi cura dei nostri figli non lo sia affatto.
E’ ragionevole, comunque, affermare che soprattutto all’inizio il tandem è impegnativo. E’ normale che il piccolo arrivato chiederà il seno tantissimo ed è facile immaginare, come, il fratellino maggiore possa fare altrettanto per richiamare l’attenzione su di se e per far i conti con una “fisiologica gelosia”. Non dimentichiamoci mai che i nostri primogeniti sono stati figli unici fino a quel momento e che su di loro era catalizzata tutta la nostra attenzione e le nostre cure. E’ da considerarsi più che normale che anche bimbi grandicelli, riprendano a ciucciare con una certa intensità, che andrà gradualmente ritornando alla frequenza con cui si ciucciava prima dell’arrivo del fratellino. Sarà compito soprattutto dei Papà, in questo primo periodo, in cui la Mamma è molto presa dal più piccolino, a spendere molto tempo col fratellino maggiore, donandogli tutte le attenzioni necessarie per fargli sentire sempre di essere amato incondizionatamente.
Ovviamente la Mamma, oltre ad essere presente quando li allatterà in tandem, potrebbe approfittare quando il più piccolo dorme per essere presente col più grande in uno spazio solo loro che potrebbe essere allattarlo da solo senza il fratello, come era prima, o fare insieme mille altre cose per mantenere forte il legame che in questo momento di novità ha più che mai bisogno di essere preservato, per ritrovare insieme nuovi assetti ed equilibri di tutta la famiglia, come pure una propria individualità. Sicuramente per la Mamma questo periodo di continue ed incessanti richieste di entrambi i figli sarà un po’ spossante e quindi radunatevi papà, mamme, nonne, sorelle, suocere, amiche e date a queste Mamme fantastiche l’aiuto pratico che necessitano e il supporto morale indispensabile di cui hanno bisogno per fronteggiare qualche momento di sconforto che non tarderà ad arrivare. Care Mamme, pensate che state facendo un dono d’inestimabile valore a voi stesse e soprattutto, ai vostri Bimbi e vedrete che tornerà subito il sorriso e l’energia indispensabili a far andare avanti la Famiglia. Oltre a tante belle parole, vediamo se c’è qualche aneddoto che possa raccontarvi sul mio tandem, in modo da aiutarvi in maniera pratica e concreta a vivere serenamente questo momento bellissimo. Il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di allattare il più possibile il nuovo nato in ospedale in modo da conoscervi, instaurare subito il vostro indissolubile legame e fargli fare anche il pieno di colostro di cui ha tanto bisogno. Approfittatene per coccolarvelo quanto volete, sarà il vostro tempo totalmente soli e insieme senza occhietti indiscreti che aspettano a casa gelosi gelosi. Al vostro rientro, infatti, ci sarà qualcuno ad attendervi con impazienza e che quasi sicuramente non vi darà il tempo di entrare che già vi chiederà di ciucciare. Io vi consiglio di accogliere la richiesta e di allattarlo per fargli capire che per voi niente è cambiato. Se volete, solo dopo avergli dato la giusta considerazione, potreste introdurre il fratellino magari allattandoli per la prima volta in tandem. Il messaggio che si da è qualcosa di stupendo: al grande diciamo che la Mamma ha si una novità ma che continuerà ad esserci per lui e al piccolo presentiamo un fratello maggiore che ha ancora gli stessi suoi diritti di essere accudito, allattato e amato. Secondo me è un modo dolcissimo di metabolizzare l’arrivo di “un intruso” ;) Un altro consiglio molto importante che voglio darvi, è quello di non assegnare un seno a un fratello e un seno all’altro ma di alternarli sempre, privilegiando il seno più pieno per al bebè. Ricordiamo che il nostro latte è ritornato specie specifico per garantire la sopravvivenza del più piccolo che deve trarre da esso tutto il suo sostentamento. Pertanto offriamogli sempre il seno più pieno che ha in se un latte più grasso e ricco di sostanze nutritive. Il fratellino più grande potrà ciucciare la seconda parte del latte, ossia quella più leggera e diluita poiché è facile pensare che ci sia già stato uno svezzamento e che il bimbo riceva sostentamento soprattutto dal cibo solido. Alternando e svuotando bene i seni si eviterà inoltre la mastite che potrebbe insorgere conseguentemente alla nuova montata lattea ed alla ricalibrazione del seno alla frequenza delle ciucciate. A me per esempio è successo. Credo che a un certo punto i miei seni non abbiano capito più niente e tutto questo continuo ciucciare a grande intensità ha provocato un ingorgo che poi è diventato mastite. Avevo la febbre altissima, il seno è diventato enorme e tutto rosso era bollente e molto dolente. Ho fatto impacchi caldo umidi e ho chiesto a Giulia che aveva una bella ciucciata vigorosa, di svuotarmi il seno. Lei fu molto contenta di soddisfare questa mia richiesta e io strinsi i denti e piansi dal dolore. E’ stata un’esperienza dolorosissima che vi consiglio di evitare drenando bene entrambi i seni e alle avvisaglie di un possibile ingorgo fate subito svuotare il seno facendo ciucciare magari il più grande. Per quanto riguarda le posizioni da adottare, come alternare le poppate, la durata stessa delle ciucciate e altre cose pratiche, mi sento di tranquillizzarvi. Come voi anche io mi chiedevo: e adesso come gestirò la cosa con due? Ebbene, per fortuna abbiamo due tette e già il più grosso è fatto! Per tutto il resto i nostri cuccioli hanno sempre una soluzione. Nel nostro caso specifico non ho mai dovuto affrontare nessun tipo di crisi da nessuno dei due miei figli. Tacitamente conducevano loro le danze, capendosi a suon di sguardi e magiche percezioni, in questo valzer infinito di tette al vento. L’unica regoletta che ho imposto per motivi di sicurezza è stata nella gestione delle notti. Ci siamo organizzati così: lettone con Papà, Ludovico e tetta destra, Mamma, Giulia e tetta sinistra, cuscino di bloccaggio/salvataggio e infine Otello, il nostro gatto, sulle mie gambe. Un letto un po’ affollato ma sicuramente pieno d’amore e di condivisione. Il co spleeping è stato per noi fondamentale per permetterci di dormire, o quanto meno di riposare, il più possibile senza traumatici risvegli. Quando uno dei due iniziava a mugolare, mi giravo nel rispettivo fianco e allattavo ora uno, ora l’altro. Queste belle notti in parte insonni, trascorse ad allattare e ammirarli dormire, adesso sono solo un dolce ricordo, in parte anche sbiadito. Quindi nei momenti di sclero totale, pensate sempre che non sarà così per sempre, anzi sono veramente notti contate rispetto ad un’intera vita. La cosa più bella che mi ha dato l’esperienza del tandem è stato questo senso di continuità tra essere mamma di Giulia prima e di Ludovico dopo. La storia dei nostri primi anni insieme è stata caratterizzata da ciucciate che ci hanno unito all’inverosimile. La cosa che invece più mi è dispiaciuta del tandem è che quando Giulia ha deciso di smettere di ciucciare, di riflesso ha smesso anche Ludovico. In cuor mio ho sempre saputo che lei avrebbe ciucciato più di lui ma sinceramente speravo che il mio Ludo continuasse ancora per un po’ e invece, prendendo ad esempio la sorella e imitandola ed eguagliandola in tutto, hanno praticamente lasciato il seno insieme. A dirla tutta, qualche tempo dopo Giulia è anche ritornata a ciucciare per brevi periodi ma ormai non si poteva parlare più di vero allattamento. Una volta che entrambi i bimbi si staccheranno, si troveranno, sicuramente, un miliardo di altri modi diversi per coccolarsi, questo non lo metto in dubbio, anche perché è ciò che poi abbiamo fatto  ma quel modo, quel momento tutto nostro in cui non desideravano altro che me, accoccolarsi tra le mie braccia, ciucciare il mio seno con quello sguardo perso di estasi con gli occhi che vanno indietro dal piacere mentre un rivolo di latte scende dal lato della boccuccia, quel respiro affannoso della ciucciata, quelle candide manine poggiate sul seno e infine quel profumo di bebè addosso, non credo possa esserci niente di comparabile per una madre. Nell’allattamento ho trovato il mio senso di essere mamma, col tandem l’ho moltiplicato. Se vi capiterà di viverlo o se lo state vivendo adesso, allora capirete di cosa parlo. Ve lo auguro di cuore a tutte. Ciao







Nessun commento:

Posta un commento