martedì 20 settembre 2016

Allattamento e sicurezza in auto







Latte di Mamma e ….
Rubrica sull’allattamento materno a cura di Maria Di Maggio, mamma di due bambini, fondatrice del gruppo fb ”Noi Mamme che allattiamo anche dopo i 6 mesi” https://www.facebook.com/groups/192018677479573/




Bentrovate Mamme,
ecco che è appena trascorsa la stagione estiva, quello che per antonomasia è il periodo delle vacanze. Di sicuro molte di voi avranno affrontato un lungo viaggio o invece ci sarà chi, più semplicemente, avrà fatto qualche gita fuori porta. In entrambi i casi vi sarà capitato di muovervi in auto coi vostri Bimbi e verosimilmente tanti di loro proprio mentre eravate via in macchina, avranno richiesto di essere allattati. Lo sappiamo tutte quanto questo capiti frequentemente. Non occorre nemmeno fare lunghi viaggi ma recarsi semplicemente a fare la spesa, che spesso un piccolo tragitto diventi una situazione ingestibile di forte stress. Ci ritroviamo a far i conti con un Bimbo che piange urlante e inconsolabile e noi che ci agitiamo e desideriamo solamente essere già arrivate nel luogo dove eravamo dirette e scendere dalla macchina. Questa “scenetta da incubo” potremmo viverla in due modalità: siamo noi il conducente dell’auto, siamo invece anche noi passeggeri. In entrambe le condizioni c’è UNA e SOLA cosa giusta da fare. Vediamo però cosa succede spesso, purtroppo! Se siamo noi al volante ed il nostro Bimbo comincia a reclamare la tetta, è presumibile, conseguentemente all’età che abbia, che l’unico modo per dircelo è quello di iniziare a piangere. Cominceremo col parlargli dolcemente e tranquillizzarlo, quasi sicuramente lo terremmo d’occhio dallo specchietto retrovisore e ci volteremo più volte spingendoci indietro per passargli la qualunque cosa troviamo nell’abitacolo/borsa, nel tentativo di consolarlo. Tutte queste azioni saranno motivo di distrazione alla guida e potrebbero facilmente farci perdere il controllo dell’auto. Stiamo sicuramente vivendo una situazione di forte stress e nervosismo, pertanto, il nostro tono di voce diventerà da gentile ed empatico a severo e perentorio e questo servirà soltanto a far piangere il povero Bimbo dietro di noi ancora di più. Cosa si fa spesso? La cosa più sbagliata: ossia accelerare per arrivare il prima possibile al luogo di destinazione e porre fine al “supplizio” del Bimbo e nostro. Se invece non siamo noi a guidare l’auto, ci ritroveremo probabilmente a gestire la situazione nel modo che segue. Avremo un conducente che sarà distratto dalla guida, poiché, probabilmente farà anche lui tutte le azioni elencate sopra e in più, sarà oltremodo distratto da noi che dal canto nostro, faremo mille gesti per cercare in tutti i modi di calmare il piccolino. Quando proprio la situazione sarà ritenuta insostenibile, succederà che molte di noi prenderanno, anche dietro suggerimento di chi guida, il piccolino in braccio e lo allatteranno, mentre chi è al volante continuerà tranquillamente a guidare. Entrambe le situazioni descritte sopra sono ciò che assolutamente NON DOBBIAMO MAI FARE!



O che guidiamo noi o che siamo noi passeggere, non appena i nostri Bimbi reclamano “Tetta”, l’unica cosa corretta da fare è FERMARE L’AUTO in un posto sicuro. Quando la macchina sarà completamente arrestata, sganciare il Bimbo dall’apposito sistema di ritenuta che sia navicella, ovetto, seggiolino o alzata, sederci comodamente e allattare per il tempo che necessita. Solo quando il nostro piccolino avrà finito la sua ciucciata e sarà tranquillo e rigenerato, potremmo comodamente riallacciarlo al suo seggiolino e riprendere serenamente il nostro viaggio. Adesso, in coscienza, quante di noi, almeno una volta, abbiamo allattato i nostri piccoli in un auto in corsa per non farli piangere, per non far tardi, perché era comodo, perché non ci siamo rese conto di quanto fosse pericoloso? Io sono la prima a dover alzare la mano e purtroppo non solo una volta! Mi è capitato soprattutto con Giulia. Lei, come tantissimi altri Bimbi, non amava particolarmente la macchina, quindi io spesso decidevo di prendermela in braccio ed allattarla o purchè lei non piangesse disperatamente. Ho sottovalutato incoscientemente i rischi di tutto quello che poteva succedere. Per fortuna mi è capitato di leggere articoli sulla sicurezza in auto, di vedere video di crash test su youtube

(ATTENZIONE, LE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’ https://www.youtube.com/watch?v=6MBVYJEUpCg) e di ripensare a certe “pubblicità progresso” viste ovviamente all’estero (in Italia non se ne vedono di così forti!). Tutto ciò è servito a farmi riflettere su quanto importante fosse mettere al primo posto la sicurezza di mia Figlia. Ricordiamoci di seguire sempre il nostro istinto di Mamma, come vi scrivo sempre, che ci aiuta in ogni circostanza, anche in questa e non lasciamoci mai influenzare da chi, per superficialità, ci dice il contrario. Mi sono fatta un po' condizionare da chi mi diceva: “ma che vuoi che capiti!”.. perché si pensa sempre che le cose brutte non capitino mai a noi! Semplicemente a volte si vogliono evitare discussioni con le persone più anziane, i Nonni stessi, che in totale buonafede ti dicono: “che vuoi che sia, io a te mica ti legavo quando eri piccola!”.… ma a quel tempo forse non c’erano nemmeno così tante macchine e così tanti pericoli per le strade! C’è anche chi ti dice: “Ma tanto da qui a lì, la strada è pochissima!” … non ascoltateli, basta un secondo per fare un incidente e la possibilità non è affatto proporzionale ai km di percorrenza. Non siate nemmeno sicure di chi guida poiché, non è detto che siamo noi a procurare un incidente ma che piuttosto ci vengano addosso. Inoltre non fidatevi nemmeno di fare le cose a metà. Assicuratevi sempre, per ogni tratto, breve o lungo che sia, che i vostri Bimbi, siano sempre allacciati correttamente negli appositi sistemi di ritenuta omologati, come indicato nei libretti d’istruzione delle rispettive case fornitrici e che gli stessi vengano appunto usati correttamente nei tempi e nei modi previsti dalla legislatura che ne disciplina e regola l’utilizzo.
Vi lascio il link della Polizia di Stato (http://www.poliziadistato.it/articolo/171-Bambini_in_auto_ecco_come_portarli_in_modo_sicuro) su come portare correttamente in auto i Bimbi. Parlando di Autorità non pensate nemmeno una volta che il peggio che possa succedere, sia qualche punto in meno sulla patente e una multa salata da pagare (per conoscenza ecco un altro link http://www.poliziadistato.it/articolo/172); il peggio che può succedere potrebbe essere irreversibile.
Quando ancora mi capitava di allattare Giulia, mentre qualcun altro continuava a guidare, ebbi la fortuna di imbattermi in un articolo di una rivista, mi pare fosse Quattroruote, che parlava di sicurezza in auto. Da quella volta non presi mai più Giulia in braccio se prima non fossimo parcheggiati. L’articolo diceva che per riuscire a tenere saldamente a sé un Bimbo che si ha in braccio, viaggiando ad una velocità di soli 50km/h, in caso di tamponamento ci vorrebbe la forza del super eroe l’incredibile Hulk. Fermo restando che nessuna di noi è Hulk, dobbiamo tenere presente, soprattutto il fatto, che quando viaggiamo allattando il nostro piccolo, lo cingiamo con un solo braccio, perché con l’altro lo coccoliamo, giochiamo con le sue manine, gli facciamo le carezzine o facciamo comunque di tutto a parte tenerlo stretto a noi stile stritolamento da Hulk. Sotto questa ottica, va considerato che nell’istante dell’incidente siamo colte di sorpresa e quindi siamo totalmente impreparate a stringerlo a noi con la forza di Hulk e che i tempi di reazione potrebbero essere probabilmente inferiori alla velocità con cui un piccolo bebè potrebbe essere schizzato violentemente fuori dal parabrezza. Letto questo, ho capito che l’unico modo che ho per proteggere i miei Bambini in auto è allacciarli correttamente. (Vi lascio questo link che è un breve reportage a cura di Rai Educational, sull’importanza di allacciare i Bimbi, per chi di voi ha piacere di guardarlo https://www.youtube.com/watch?v=vxAyeru7r_Y). Se i nostri cuccioli vogliono ciucciare, loro sacrosanto diritto dove e quando vogliono, fermiamo l’auto e allattiamoli! Arriveremo tardi? Chi se ne frega! Non faremo in tempo a fare quello che avevamo in mente? Chi se ne frega! Che due palle fermarsi ogni volta? Chi se ne frega! Meglio essere coscienziose… rischiare non è assolutamente la risposta. Non voglio fare del terrorismo, lungi da me spaventarvi ma è una questione sulla quale ci si sofferma poco e invece è “vitale”! C’è molta incoscienza a riguardo e mi duole dirlo, da siciliana, che più si va a Sud della nostra bellissima penisola e più sulle strade è il Far West. Solo nell’ultima vacanza ho visto bimbi di qualsiasi età viaggiare in auto senza nessuna protezione, nemmeno la cintura, altro che seggiolini. Neonati tenuti in braccio da qualche parente sul sedile davanti. Ho visto una mamma allattare il suo bimbo seduta su un furgoncino taxi di un Hotel con le porte scorrevoli aperte mentre era in corsa. Lascio a voi immaginare in caso di semplice tamponamento dove sarebbe finito il Bimbo! Ma dov’è il buon senso? Eppure dovrebbe bastare l’istinto di madre a farci realizzare quanto ciò può essere pericoloso. Per fortuna quest’anno il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha lanciato una campagna, che si chiama “Sulla buona strada” atta a sensibilizzare sulla sicurezza stradale. “Tornare indietro è impossibile: resta sulla buona strada” è il claim. Protagoniste della campagna sono 5 tra le principali cause che provocano incidenti mortali; una di queste è l’uso scorretto dei sediolini (http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2016-03/scheda-dispositivi-sicurezza-bambini.pdf). Ogni volta che sento Luca, il protagonista dello spot parlare, mi viene la pelle d’oca e per chi non avesse avuto modo di vederlo in TV o di sentirlo per radio, vi invito vivamente a guardarlo perché fa riflettere tanto, ecco il link al video
https://www.youtube.com/watch?v=R8TRLVcTaEA.

Eppure, nonostante le campagne, le pubblicità shock, il buon senso, ancora tantissime persone continuano a sottovalutare i rischi ed espongono i loro bimbi al pericolo ogni volta che si mettono in strada. E’ vero, quasi sempre non succede niente ma quando succede non si può più, davvero, tornare indietro! Vale sul serio la pena rischiare? Davvero legare i nostri Bimbi correttamente è così complicato? SALVARGLI LA VITA CHE NOI STESSE GLI ABBIAMO DATO, E’ UN NOSTRO DOVERE. Decidere di (non)vivere più col rimorso di averlo ucciso per negligenza è una scelta! Pensiamoci ogni volta che siamo in macchina coi nostri Figli.

Maria Di Maggio








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