Il mio tentato Vbac
Ciao
a tutte! Mi chiamo Manuela e sono mamma di 2 bimbi (3 anni lui, 10 mesi lei)
entrambi nati di parto cesareo... Purtroppo! Il primo è stato un cesareo
d'urgenza a 37 sett +1 per una lieve pre-eclampsia... La seconda invece un vbac
andato male... A malincuore.. ed è proprio di questo vorrei parlarvi...sono
stata seguita per tutta la gravidanza al sant'Anna di torino perchè ho sempre avuto valori pressori alti...
Ho seguito un trattamento con 2 pastiglie di aldomet da 250g al giorno...andava
tutto perfettamente e decisi di provare il vbac con molta serenità senza pormi
troppe domande... La notte del 12 luglio iniziarono le prime contrazioni così
verso le 6 mi recai all'ospedale (sempre s anna) con 3 cm di dilatazione...feci
diversi tracciati e ottenni una barella come appoggio.... dalle 7 del mattino
alle 6 di sera le mie condizioni erano pressoché stabili... Alle 18 alla visita
ginecologica finalmente ci accorgiamo che ero a 7cm di dilatazione. Il
tracciato non rilevava per niente le mie contrazioni..(?) Erano forse troppo
blande...( x fortuna) così con grande orgoglio mi porto letteralmente la
barella in sala parto accompagnata da compagno ostetrica e ginecologo...
Decisero di non farmi nessuna anestesia perchè in effetti sembravo sopportare
benissimo il dolore. Mi ruppero il sacco amniotico e dalle 19 alle 22,45 cercai
di affrontare il mio parto... Le contrazioni erano sempre scarse, arrivai a 9cm
di dilatazione la bimba (di cui ignoravo il sesso) era ben incanalata ma girata
con la schiena verso la mia pancia. Quindi cercarono per tutto il tempo di
farla girare tenendomi a carponi sul lettino... Le spinte però non arrivavano, loro
quasi mi obbligarono a spingere ma io mi sentivo inutile e incompetente... Lo
sguardo di tutti mi rendeva colpevole della non riuscita di questo tanto
sperato parto naturale. Ad un certo punto decisero di accelerare le contrazioni
(che erano sempre molto lente e poco dolorose) e mi attaccarono l'ossitocina...
Le contrazioni accelerarono e sentii un po di dolore ma niente spinte... Così
la ginecologa mi portò in sala cesareo... Non so dirvi se c'era sofferenza
fetale in quel momento perchè non ci è stato detto nulla... In sala parto
avvenne il disastro... Nel senso che quando sono andati ad incidere, il mio
utero ha subito una rottura a croce. Ho perso 2 litri di sangue e sono stata
addormentata in gran fretta e intubata... La piccola non riusciva ad essere
estratta e l'ultimo ricordo cosciente che ho è la ginecologa che urla "non
riesco a tirarla fuori..." Per fortuna ci soccorsero in 9 e la bambina
venne rispinta dal basso verso il ventre e nonostante non respirasse e fosse
bianca come un lenzuolo in meno di 2min si è ripresa... A me hanno fatto
diverse trasfusioni e sono stata in Ria per 3 giorni... Poi piano piano ho
recuperato le forze e in una settimana allattavo ed ero tornata a casa...sono
passati 10 mesi ma ancora se ci penso sono terrorizzata all'idea che potessi
perdere la piccola.. Non so cosa sia successo davvero e quali siano state le
cause della rottura d'utero ne so come si potesse prevenire tutto ciò... Voglio
però dirvi che tornando indietro rischierei di nuovo il tutto per tutto per
evitare un cesareo... La mia esperienza credo sia più unica che rara... Io
penso che bisogna essere determinate e decise e provarci con tutte le nostre
forze... Siamo donne e partorire è un mestiere che sappiamo fare per natura! In
tutti questi mesi non ho attribuito alcuna colpa ,non credo di essere finita in
sala operatoria per "mancata partecipazione della paziente" come è
stato riportato in cartella, qualcosa deve essere successo... Se qualcuna più
esperta di me ha qualche idea sarò tutta orecchie! ( o meglio occhi)! Vi
ringrazio moltissimo per avermi dato la possibilità di parlare della mia
esperienza e voglio chiudere dicendo FORZA DONNE! Mamme niente può sconfiggerci
di fronte allo splendore dei nostri piccoli!
♥ mamma Manuela ♥
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